Allenamento aerobico e anaerobico sono due tipi di allenamento fisico che si differenziano per l’intensità e la durata. L’allenamento aerobico è a bassa intensità e lunga durata, mentre l’allenamento anaerobico è ad alta intensità e breve durata. L’allenamento aerobico migliora la resistenza, mentre l’allenamento anaerobico migliora la velocità e la forza. Per ottenere i migliori risultati, è importante combinare questi due tipi di allenamento nel proprio programma di allenamento.
Nell’universo della corsa, l’allenamento anaerobico e l’allenamento aerobico giocano ruoli chiave nello sviluppo delle capacità fisiche e delle prestazioni del corridore. Questi due approcci differiscono per le risposte fisiologiche che suscitano nel corpo, ma entrambi contribuiscono a migliorare le prestazioni complessive del corridore. Comprendere i concetti di allenamento anaerobico e aerobico è fondamentale per massimizzare il potenziale atletico e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi nelle gare di corsa.
L’allenamento aerobico è la base fondamentale per ogni corridore che si dedica alle lunghe distanze. Durante l’allenamento aerobico, il corpo utilizza ossigeno per produrre energia attraverso il metabolismo dei carboidrati e dei grassi. Questo processo coinvolge il sistema cardiorespiratorio, che si adatta e migliora la capacità di trasporto di ossigeno ai muscoli, permettendo al corridore di resistere per lunghi periodi di tempo.
Gli adattamenti cardiorespiratori derivanti dall’allenamento aerobico portano ad un cuore più grande ed efficiente nel pompare il sangue e ad un aumento della rete di capillari nei tessuti muscolari. Ciò consente una migliore distribuzione di ossigeno e nutrienti, concretizzandosi in un miglioramento della resistenza e dell’efficienza durante la corsa a lunga distanza.
Per un allenamento aerobico efficace, la struttura dell’allenamento è fondamentale. Ciò include corse continue a ritmo moderato, corse a intervalli di tempo e lunghi run. È essenziale mantenere un’intensità costante e sostenibile per un periodo prolungato di tempo per stimolare adeguatamente il corpo e ottenere i massimi benefici. Variare la durata e l’intensità degli allenamenti aiuta a prevenire la noia e il sovrallenamento, fornendo al corridore una solida base per gare a lunga distanza.
Inoltre, l’allenamento aerobico ha effetti positivi sulla salute generale, migliorando il funzionamento del sistema cardiovascolare, abbassando la pressione sanguigna e aumentando la capacità polmonare. Questi benefici si traducono non solo in prestazioni sportive migliori ma anche in un miglior benessere complessivo.
L’allenamento anaerobico, d’altro canto, si concentra sull’aspetto della potenza e della velocità, ed è particolarmente cruciale per i corridori che desiderano migliorare la loro performance in gare più brevi e veloci. Durante l’allenamento anaerobico, il corpo crea energia senza dipendere dall’apporto di ossigeno, affidandosi principalmente alla glicolisi anaerobica per produrre energia rapidamente e ad alta intensità.
Un aspetto chiave dell’allenamento anaerobico è il coinvolgimento dei principali sistemi energetici come il sistema ATP-CP (adenosina trifosfato-fosfocreatina) e il sistema glicolitico. Questi sistemi producono energia in modo più rapido rispetto al metabolismo aerobico, ma sono limitati nella loro capacità di sostenere l’attività per lunghi periodi.
Gli allenamenti anaerobici sono caratterizzati da brevi e intensi sforzi, come gli allenamenti a intervalli, le ripetute e le sessioni di corsa ad alta intensità. Questi tipi di allenamenti incoraggiano il corpo a migliorare la sua capacità di sopportare l’accumulo di acido lattico e a diventare più efficiente nella gestione del dispendio energetico in situazioni di massimo sforzo.
Oltre a sviluppare la potenza e la velocità, l’allenamento anaerobico ha anche effetti positivi sulla composizione corporea, poiché stimola il metabolismo e promuove la perdita di grasso. Inoltre, migliora la forza muscolare, l’agilità e la resistenza all’affaticamento muscolare, aspetti cruciali per ottenere performance ottimali in gare di breve durata.
Tuttavia, l’allenamento anaerobico può essere più impegnativo per il corpo e richiede adeguati periodi di recupero per evitare il sovrallenamento e il rischio di infortuni. È essenziale bilanciare adeguatamente gli allenamenti anaerobici con quelli aerobici per garantire una progressione sicura e una performance ottimale.
Saper combinare l’allenamento anaerobico e aerobico è fondamentale per diventare un corridore completo e raggiungere il massimo delle potenzialità. Un programma di allenamento ben strutturato deve includere una varietà di allenamenti che si focalizzino su entrambi gli aspetti dell’allenamento, tenendo conto delle esigenze individuali e degli obiettivi di ciascun corridore.
L’allenamento aerobico rappresenta il cuore della corsa a lunga distanza ed è fondamentale per sviluppare la resistenza e l’efficienza nel correre per lunghe durate. Durante l’allenamento aerobico, il corpo utilizza l’ossigeno per produrre energia, e questo processo è sostenibile nel tempo, consentendo ai corridori di mantenere uno sforzo costante per distanze più lunghe.
Gli adattamenti cardiorespiratori che avvengono durante l’allenamento aerobico sono di fondamentale importanza per migliorare le prestazioni. Il cuore si ingrandisce e diventa più efficiente nel pompare il sangue, consentendo una migliore distribuzione dell’ossigeno e dei nutrienti ai muscoli coinvolti nella corsa. Inoltre, il numero di capillari si incrementa nei muscoli, permettendo una maggiore ossigenazione e migliorando la capacità di resistenza del corridore.
La pratica costante dell’allenamento aerobico aumenta la capacità polmonare e migliora la funzione respiratoria. Ciò consente ai corridori di respirare in modo più profondo e più efficiente durante l’attività fisica, aumentando l’apporto di ossigeno e l’eliminazione del biossido di carbonio.
Strutturare un allenamento aerobico efficace richiede un approccio graduale e progressivo. È importante stabilire una base aerobica solida attraverso l’incremento graduale della durata e dell’intensità delle corse. Gli allenamenti di base possono includere sessioni di corsa continua, corsa lenta e lenta progressione di distanze.
I corridori devono anche integrare allenamenti di resistenza, come le corse di lunga durata, per aumentare la tolleranza all’affaticamento e migliorare la capacità del corpo di utilizzare i grassi come fonte di energia durante lo sforzo.
L’allenamento aerobico è anche un momento importante per lavorare sulla tecnica di corsa. Correre con una tecnica efficiente consente di risparmiare energia e di ridurre il rischio di infortuni. Focalizzarsi sulla postura, la cadenza, la lunghezza dello step e il movimento delle braccia può fare la differenza nella performance e nella resistenza del corridore.
Infine, l’allenamento aerobico non riguarda solo la corsa. L’uso di altre attività aerobiche come il ciclismo o il nuoto può essere un’ottima alternativa per variare l’allenamento e ridurre il rischio di sovraccarico muscolare.
L’allenamento aerobico è il fondamento della corsa a lunga distanza e rappresenta una componente essenziale per migliorare le prestazioni nella corsa. Concentrarsi sullo sviluppo della resistenza cardiorespiratoria, la capacità polmonare e la tecnica di corsa aiuterà i corridori a diventare più efficienti e a raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi nelle gare di lunga durata.
L’allenamento aerobico induce una serie di adattamenti cardiorespiratori che migliorano la capacità del corpo di sostenere lo sforzo durante la corsa a lunga distanza. Questi adattamenti coinvolgono il sistema cardiovascolare e il sistema respiratorio, rendendoli più efficienti nel fornire ossigeno ai muscoli durante l’esercizio.
Uno dei principali adattamenti cardiorespiratori è l’aumento del volume sanguigno. Durante l’allenamento aerobico, il corpo risponde aumentando il numero di globuli rossi nel sangue, che sono responsabili del trasporto dell’ossigeno dai polmoni ai muscoli. Più globuli rossi significano una maggiore capacità del sangue di trasportare ossigeno, migliorando l’efficienza del sistema cardiovascolare.
Un altro adattamento importante riguarda il cuore. Durante l’allenamento aerobico, il cuore si ingrandisce, soprattutto nella cavità del ventricolo sinistro. Ciò permette al cuore di pompare una maggiore quantità di sangue con ogni battito, aumentando il flusso di sangue verso i muscoli durante la corsa. Inoltre, il cuore diventa più efficiente nel rilassarsi dopo ogni battito, permettendo una migliore diastole e quindi un maggiore riempimento ventricolare.
L’allenamento aerobico migliora anche la capacità del sistema respiratorio. Durante la corsa, i muscoli respiratori si rafforzano e diventano più efficienti nel muoversi. Ciò permette ai corridori di inspirare e espirare una maggiore quantità di aria con ogni respiro, aumentando l’apporto di ossigeno ai polmoni.
Inoltre, l’allenamento aerobico stimola la produzione di enzimi e mitocondri nelle cellule muscolari. Gli enzimi sono responsabili di scomporre i nutrienti e i grassi per produrre energia, mentre i mitocondri sono le “centrali energetiche” delle cellule. Più enzimi e mitocondri significano una maggiore capacità del corpo di utilizzare i nutrienti e i grassi come fonti di energia durante la corsa.
Un altro importante adattamento cardiorespiratorio riguarda il sistema vascolare. Durante l’allenamento aerobico, i vasi sanguigni si dilatano e aumentano la loro capacità di trasportare sangue ai muscoli attivi. Ciò migliora la perfusione muscolare e aumenta l’ossigenazione dei tessuti, contribuendo a ridurre l’affaticamento muscolare durante la corsa.
Infine, l’allenamento aerobico favorisce una maggiore efficienza del sistema respiratorio. I corridori sviluppano una migliore capacità di regolare la frequenza respiratoria e il volume del respiro in base alle esigenze dell’esercizio. Ciò permette di adattarsi in modo ottimale ai cambiamenti di intensità durante la corsa, migliorando l’efficienza complessiva dell’esercizio.
L’allenamento aerobico produce una serie di adattamenti cardiorespiratori fondamentali per migliorare la capacità del corpo di sostenere sforzi di lunga durata. Questi adattamenti riguardano il sistema cardiovascolare, il sistema respiratorio, la produzione di enzimi e mitocondri, e la regolazione della frequenza respiratoria. Sviluppare un programma di allenamento aerobico efficace e graduale è essenziale per ottimizzare questi adattamenti e migliorare le prestazioni nella corsa a lunga distanza.
Per ottenere il massimo beneficio dall’allenamento aerobico nella corsa, è essenziale seguire una struttura ben pianificata e progressiva. Un allenamento aerobico efficace dovrebbe includere diversi tipi di sessioni che coinvolgono diverse intensità e durate. Ecco alcuni elementi chiave da considerare nella struttura di un allenamento aerobico:
La struttura di un allenamento aerobico efficace nella corsa include una varietà di sessioni che coinvolgono differenti intensità e durate. Lavorare sulla resistenza aerobica di base, incorporare allenamenti a intervalli, sessioni in salita e lunghe corse sono tutti elementi chiave per migliorare le prestazioni nella corsa a lunga distanza. Il recupero attivo e l’adozione di un approccio progressivo sono fondamentali per garantire un allenamento sicuro ed efficace. Con una pianificazione oculata, gli atleti possono ottimizzare gli adattamenti cardiorespiratori e raggiungere i propri obiettivi nella corsa.
L’allenamento anaerobico è un componente essenziale per migliorare la potenza e la velocità nella corsa. Mentre l’allenamento aerobico si concentra sulla resistenza e sulla capacità di sostenere sforzi prolungati, l’allenamento anaerobico mira a sviluppare la forza e la potenza muscolare, nonché la capacità di sostenere sforzi ad alta intensità per periodi brevi. Questo tipo di allenamento è particolarmente importante per i corridori che vogliono migliorare la loro velocità, la capacità di accelerare e superare ostacoli come salite ripide o sprint finali.
L’allenamento anaerobico è essenziale per migliorare la potenza e la velocità nella corsa. Gli esercizi di sprint, l’allenamento ad alta intensità, gli esercizi di potenza, gli allenamenti a circuito e gli esercizi plyometrici sono tutti metodi efficaci per sviluppare la forza muscolare e la capacità di sostenere sforzi ad alta intensità. Il recupero attivo e la periodizzazione dell’allenamento sono elementi fondamentali per ottenere i massimi benefici e minimizzare il rischio di infortuni. Un programma di allenamento equilibrato che combini l’allenamento aerobico e anaerobico è la chiave per diventare un corridore completo e raggiungere il proprio massimo potenziale nella corsa.
Per comprendere meglio l’allenamento anaerobico, è essenziale conoscere i principali sistemi energetici coinvolti. Durante l’esercizio anaerobico, il corpo utilizza principalmente due sistemi energetici: il sistema ATP-CP (adenosina trifosfato – fosfocreatina) e il sistema anaerobico lattacido.
1. Sistema ATP-CP: Il sistema ATP-CP è il sistema energetico più rapido e potente, utilizzato per attività esplosive e ad alta intensità, come gli sprint o i salti. Quando si inizia un’attività di alta intensità, come una veloce accelerazione o un salto, il corpo utilizza l’ATP presente nelle cellule muscolari come fonte di energia immediata. Tuttavia, l’ATP è disponibile solo per pochi secondi di attività intensa. Per mantenere il livello di ATP, il corpo ricorre alla fosfocreatina (CP) per rigenerare l’ATP. Questo sistema fornisce una rapida risposta energetica, ma si esaurisce rapidamente.
2. Sistema anaerobico lattacido: Quando l’esercizio di alta intensità continua oltre i pochi secondi coperti dal sistema ATP-CP, il corpo inizia a produrre energia attraverso il sistema anaerobico lattacido. Questo sistema coinvolge il metabolismo del glucosio, un carboidrato, senza l’utilizzo di ossigeno. Durante l’esercizio anaerobico, il glucosio viene convertito in acido lattico, producendo energia in modo rapido ma inefficace. L’accumulo di acido lattico è ciò che causa la sensazione di bruciore nei muscoli durante l’esercizio ad alta intensità.
3. EPOC (Eccesso Post-Exercise Oxygen Consumption): Dopo un intenso allenamento anaerobico, il corpo ha bisogno di tempo per ripristinare i livelli di ATP e CP, e per rimuovere l’acido lattico accumulato. Questo processo, noto come EPOC, richiede ossigeno e continua anche dopo l’esercizio. Durante l’EPOC, il corpo continua a bruciare calorie e a ripristinare l’equilibrio energetico, contribuendo al consumo di ossigeno anche quando l’attività fisica è terminata.
4. Miglioramenti dell’efficienza anaerobica: Con un allenamento adeguato, il corpo può migliorare l’efficienza dei sistemi energetici anaerobici. Gli allenamenti di sprint, ad esempio, possono aumentare la capacità del corpo di ricavare energia dal sistema ATP-CP, consentendo sforzi più intensi e prolungati. Allo stesso modo, l’allenamento ad alta intensità, come gli esercizi a circuito, può migliorare la capacità del corpo di tollerare e tamponare l’acido lattico prodotto durante l’esercizio anaerobico.
L’allenamento anaerobico coinvolge principalmente i sistemi energetici ATP-CP e anaerobico lattacido. Questi sistemi forniscono energia durante attività di breve durata e alta intensità, come gli sprint e gli esercizi di potenza. Con l’allenamento appropriato, il corpo può migliorare l’efficienza di questi sistemi energetici, consentendo sforzi più intensi e prolungati. Combinato con l’allenamento aerobico, l’allenamento anaerobico rende i corridori più completi e capaci di affrontare una vasta gamma di sfide durante la corsa.
Gli allenamenti anaerobici hanno numerosi effetti benefici sul corpo dei corridori. Sebbene siano specificamente progettati per migliorare la forza e la potenza muscolare, questi allenamenti offrono vantaggi che vanno oltre il semplice miglioramento delle prestazioni fisiche.
Gli allenamenti anaerobici offrono una serie di benefici al corpo dei corridori. Aumentano la forza muscolare, la resistenza e la potenza, oltre a stimolare la produzione di ormoni anabolici e migliorare la composizione corporea. Con una corretta pianificazione dell’allenamento che combina l’allenamento anaerobico con l’allenamento aerobico, i corridori possono raggiungere un livello di fitness completo e migliorare le loro prestazioni nella corsa.
Nell’allenamento anaerobico, la tecnica di corsa gioca un ruolo essenziale nel massimizzare i benefici e ridurre il rischio di infortuni. Quando ci si allena per sviluppare la potenza e la velocità, è fondamentale adottare una tecnica corretta per ottenere i migliori risultati.
La tecnica di corsa è fondamentale nell’allenamento anaerobico. Mantenere una postura corretta, aumentare la frequenza di passo, adottare passi più corti e utilizzare correttamente le braccia sono tutti elementi chiave per massimizzare la potenza e la velocità di corsa. Integrando una tecnica adeguata con l’allenamento anaerobico, i corridori possono migliorare le proprie prestazioni e raggiungere livelli di eccellenza nella corsa.
Nel contesto dell’allenamento anaerobico, il recupero è una componente fondamentale spesso trascurata dai corridori. Mentre gli allenamenti intensi e focalizzati sulla potenza possono essere altamente efficaci per migliorare le prestazioni, è altrettanto essenziale dedicare tempo e attenzione al recupero per ottimizzare i risultati e prevenire il rischio di infortuni.
In conclusione, il recupero è un elemento essenziale dell’allenamento anaerobico. Dedicare tempo e attenzione al riposo attivo, al sonno di qualità, all’alimentazione corretta e alla cura del corpo è fondamentale per massimizzare i benefici dell’allenamento anaerobico e raggiungere prestazioni ottimali nella corsa. Un corretto equilibrio tra allenamento e recupero è la chiave per diventare un corridore più forte, veloce e resiliente.
L’allenamento anaerobico e aerobico sono due componenti fondamentali per migliorare le prestazioni nella corsa, ma come possono essere combinati in modo ottimale per ottenere i migliori risultati?
La combinazione di allenamento anaerobico e aerobico è essenziale per migliorare le prestazioni nella corsa. L’obiettivo è sviluppare un corpo forte, resistente e veloce, capace di sostenere sia lo sforzo prolungato della corsa aerobica che la potenza e la velocità richieste dalla corsa anaerobica. Con un approccio equilibrato e una pianificazione oculata, i corridori possono massimizzare i benefici di entrambi i tipi di allenamento e raggiungere livelli di prestazione sempre più elevati.
La soglia anaerobica è un parametro importante nella corsa, poiché rappresenta l’intensità di sforzo al di sopra della quale il corpo inizia a produrre acido lattico più rapidamente di quanto possa essere eliminato. Questo livello di intensità è sostenibile solo per brevi periodi di tempo e rappresenta una delle chiavi per migliorare le prestazioni nella corsa anaerobica.
Un metodo pratico per calcolare la soglia anaerobica è il cosiddetto “test di soglia anaerobica” o “test di lactate threshold“. Questo test viene solitamente eseguito in laboratorio, ma esistono anche versioni più semplici che possono essere eseguite in pista o su un percorso pianeggiante.
Il test prevede l’esecuzione di una serie di incrementi progressivi dell’intensità della corsa, con un monitoraggio dei livelli di acido lattico nel sangue. Il punto in cui i livelli di acido lattico iniziano a salire in modo significativo rappresenta la soglia anaerobica. Questo livello di intensità può essere misurato utilizzando un cardiofrequenzimetro o altri dispositivi di monitoraggio dell’allenamento.
Una volta determinata la soglia anaerobica, è possibile utilizzarla per strutturare in modo più preciso l’allenamento anaerobico. Ad esempio, è possibile eseguire sessioni di intervalli o di corsa ad alta intensità mantenendo un livello di sforzo vicino alla soglia anaerobica per periodi di tempo definiti.
Uno dei metodi più utilizzati per valutare la soglia anaerobica nei corridori è il test Conconi, sviluppato dal fisiologo italiano Dr. Francesco Conconi. Questo test è un’importante risorsa per determinare il livello di intensità a cui il corpo passa dal sistema aerobico a quello anaerobico durante l’esercizio fisico.
Il test Conconi prevede una corsa su un tapis roulant o su una pista in cui l’atleta incrementa gradualmente l’intensità dell’esercizio ogni 200 o 400 metri, generalmente aumentando la velocità di 0,5-1,0 km/h ad ogni intervallo. Durante il test, vengono monitorati la frequenza cardiaca e il consumo di ossigeno, che consentono di identificare il punto in cui il corpo inizia a utilizzare principalmente il sistema anaerobico per produrre energia.
La soglia anaerobica corrisponde a quella intensità di sforzo in cui l’accumulo di acido lattico nel sangue inizia ad aumentare in modo significativo, indicando che il corpo sta raggiungendo i propri limiti di prestazione aerobica. Questo punto è cruciale per i corridori poiché una corretta gestione della soglia anaerobica consente di ottimizzare le prestazioni e di evitare l’affaticamento precoce.
Il test Conconi è un’ottima risorsa per i corridori di tutti i livelli, poiché fornisce informazioni preziose sulla propria condizione fisica e aiuta a personalizzare il proprio piano di allenamento. Si consiglia di svolgere il test Conconi sotto la supervisione di un professionista qualificato per garantire la sicurezza e l’accuratezza dei risultati.
Una versione più “semplice” prevede l’uso del solo cardiofrequenzimetro, anche se il risultato sarà meno preciso. Il test di Conconi è un test abbastanza complicato da eseguire. Se non si possiede un cardiofrequenzimetro ma si è dotati di un solo cronometro, è possibile eseguire un test più semplice, ideato da Kennet Cooper.
Il test Cooper è un altro metodo popolare utilizzato per valutare la soglia anaerobica nei corridori. Questo test è stato sviluppato dal Dr. Kenneth H. Cooper, un medico e ricercatore americano che ha contribuito significativamente allo studio della fisiologia dell’esercizio.
Il test Cooper prevede una corsa su una pista di atletica o su una superficie piatta, in cui il corridore deve coprire la massima distanza possibile in 12 minuti. Durante il test, è fondamentale mantenere un ritmo costante e sostenuto, cercando di spingersi al massimo delle proprie capacità.
Al termine dei 12 minuti, viene registrata la distanza percorsa e si utilizza una formula matematica specifica per calcolare il cosiddetto “indice di Cooper” o “VO2 max stimato”. Questo indice rappresenta la massima quantità di ossigeno che il corpo può utilizzare durante l’esercizio fisico e fornisce una stima della capacità aerobica del corridore.
Oltre a fornire una valutazione dell’efficienza aerobica, il test Cooper consente anche di individuare il punto in cui il corpo passa dall’utilizzo predominante del sistema aerobico a quello anaerobico. Questo punto, noto come soglia anaerobica o “seconda soglia ventilatoria”, è fondamentale per determinare l’intensità dell’allenamento e per pianificare gli obiettivi di gara.
Il test Cooper è semplice da eseguire e richiede solo un cronometro e una pista di atletica o una superficie misurata. Tuttavia, è importante svolgerlo con il massimo impegno e sotto la supervisione di un professionista per garantire risultati accurati e sicurezza durante l’esecuzione.
Questo test, molto più semplice, più che valutare (in effetti) la soglia anaerobica, da una misura dello stato di forma. Di seguito una tabella che mostra i tempi suggeriti delle ripetute sui 1000 metri in funzione del risultato del test.
Risultato test di Cooper (metri in 12 minuti) | Velocità sogli anaerobica (Km/h) | Tempo suggerito per le ripetute sui 1000 metri |
3600 | 16,730 | 3’05” |
3500 | 16,300 | 3’10” |
3400 | 15,870 | 3’16” |
3300 | 15,440 | 3’23” |
3200 | 15,010 | 3’30” |
3100 | 14,580 | 3’37” |
3000 | 14,150 | 3’45” |
2900 | 13,720 | 3’53” |
2800 | 13,290 | 4’02” |
2700 | 12,860 | 4’12” |
2600 | 12,430 | 4’22” |
2500 | 12,000 | 4’35” |
2400 | 11,570 | 4’49” |
2300 | 11,140 | 5’04” |
2200 | 10,710 | 5’20” |
Ed ecco la tabella per valutare, in funzione dei metri corsi nei 12 minuti, lo stato di forma:
Forma Fisica | Età/Sesso | 13-19 | 20-29 | 30-39 | 40-49 | 50-59 | 60 e oltre |
Scadente | Uomini | <2090 | <1960 | <1900 | <1830 | <1650 | <1400 |
donne | <1610 | <1550 | <1500 | <1410 | <1250 | <1250 | |
Scarsa | Uomini | 2090-2200 | 1960-2100 | 1900-2090 | 1830-1990 | 1650-1860 | 1400-1640 |
donne | 1610-1900 | 1550-1780 | 1510-1690 | 1410-1570 | 1350-1500 | 1250-1380 | |
Discreta | Uomini | 2200-2510 | 2200-2510 | 2100-2400 | 1990-2230 | 1860-2090 | 1640-1930 |
donne | 1900-2080 | 1900-2080 | 1780-1960 | 1570-1790 | 1500-1690 | 1380-1570 | |
Buona | Uomini | 2510-2770 | 2510-2770 | 2400-2640 | 2230-2460 | 2090-2310 | 1930-2120 |
donne | 2080-2300 | 2080-2300 | 1960-2160 | 1790-2000 | 1690-1900 | 1570-1750 | |
Ottima | Uomini | 2770-2990 | 2770-2990 | 2640-2830 | 2460-2650 | 2310-2550 | 2120-2490 |
donne | 2300-2430 | 2300-2430 | 2160-2330 | 2000-2150 | 1900-2090 | 1750-1900 | |
Eccellente | Uomini | >2990 | >2830 | >2720 | >2650 | >2550 | >2490 |
donne | >2430 | >2330 | >2240 | >2150 | >2090 | >1900 |
Il Dott. Enrico Arcelli ha ideato un test semplice ed efficace che può essere eseguito autonomamente da chiunque. Per svolgerlo, è sufficiente avere a disposizione una pista di atletica o un tratto ben misurato su strada in piano. Questo test prevede di correre a tutta velocità per la massima distanza possibile in due giorni diversi, preferibilmente a distanza ravvicinata l’uno dall’altro (ad esempio, entro tre o quattro giorni). Le distanze prescelte per il test sono di 2000 e 3000 metri.
Durante il test, l’atleta dovrebbe impegnarsi al massimo e distribuire uniformemente lo sforzo lungo l’intera distanza. Correre due prove in giorni diversi permette di ottenere un quadro più completo delle proprie capacità fisiche e prestazioni nella corsa.
Il test di Arcelli può fornire informazioni utili sul livello di forma fisica e sulla capacità di resistenza del corridore. Analizzando i tempi ottenuti per le due distanze e confrontandoli, è possibile valutare il proprio stato di allenamento e individuare eventuali miglioramenti nel corso del tempo.
Questo test è particolarmente adatto per i corridori che desiderano valutare il proprio progresso senza la necessità di attrezzature complesse o la supervisione di un esperto. Tuttavia, è importante svolgerlo con il massimo impegno e attenzione alla tecnica di corsa per ottenere risultati accurati e significativi.
Dopo aver completato le due distanze di 2000 e 3000 metri, è possibile utilizzare i tempi impiegati per calcolare la velocità di soglia anaerobica. Per fare ciò, è necessario esprimere i tempi delle corse in secondi. Successivamente, verrà applicata una formula specifica per ottenere il risultato desiderato.
Velocità Critica (o di soglia): [lunghezza della distanza maggiore (3000 m) – lunghezza della distanza minore (2000 m)] / [tempo sui 3000 m – tempo sui 2000 metri]
Se, per esempio, si fossero corsi i 2000m in 8’40” (8X60+40)=520″ e i 3000m in 13’20” (13X60+20)=800″ si ottiene: [3000m-2000m] / [800-520] = 1000 / 280 = 3,57 mt/sec ->>12,85 Km/h. Che è la nostra velocità di soglia.
Per diventare un corridore completo e migliorare le prestazioni, è essenziale bilanciare l’allenamento anaerobico e aerobico. Entrambi i tipi di allenamento sono importanti e si integrano a vicenda per fornire una base solida di resistenza, velocità, forza e potenza.
L’allenamento aerobico sviluppa l’efficienza cardiorespiratoria e permette di sostenere uno sforzo prolungato nel tempo, mentre l’allenamento anaerobico migliora la potenza, la velocità e la capacità di sostenere sforzi intensi e brevi.
Un piano di allenamento ben strutturato dovrebbe prevedere una combinazione di sessioni di corsa a ritmo lento e lunghe distanze, sessioni di allenamento ad alta intensità, allenamenti in salita e discesa, oltre a esercizi di forza e mobilità per prevenire infortuni e migliorare la tecnica di corsa.
È importante adattare il programma di allenamento alle proprie esigenze, livello di esperienza e obiettivi. Consultarsi con un allenatore o un professionista del settore può essere molto utile per creare un piano personalizzato e ricevere consigli specifici.
Infine, ricordate che l’allenamento è solo una parte dell’equazione. La nutrizione, il recupero adeguato e l’ascolto del proprio corpo sono altrettanto importanti per ottenere risultati ottimali e diventare un corridore sempre più efficiente e performante.
In conclusione, l’allenamento anaerobico e aerobico sono i pilastri su cui si basa l’allenamento del corridore. Trovare il giusto equilibrio tra questi due tipi di allenamento è la chiave per migliorare le proprie prestazioni e raggiungere i propri obiettivi nella corsa. Mantenendo un approccio equilibrato e consapevole nel proprio programma di allenamento, ogni corridore può raggiungere il massimo delle proprie potenzialità e godere appieno dei numerosi benefici che la corsa può offrire sia a livello fisico che mentale. Buona corsa!
Per maggiori informazioni, potete consultare questo documento scientifico.