Allergia alimentare e attività sportiva: tutto quello che c’è da sapere
Sport e allergia è un connubio che può apportare benefici, ma è necessario stare attenti anche ai rischi: come gestirlo al meglio
Se da una parte fare sport regolarmente può aiutare a mitigare i fastidi dell’allergia, dall’altra è necessario scegliere comunque lo sport giusto per non aumentarne i danni. Di solito gli allergologi consigliano ai propri pazienti di intraprendere un’attività sportiva, seppur in maniera moderata.
Le allergie sono reazioni del sistema immunitario a sostanze normalmente innocue, conosciute come allergeni. Quando una persona allergica entra in contatto con un allergene, il suo sistema immunitario risponde in modo eccessivo, scatenando una serie di sintomi.
Le allergie, in generale, non possono essere “guarite” nel senso tradizionale del termine, ma possono essere gestite efficacemente attraverso diverse strategie e trattamenti. La possibilità di ottenere una remissione dei sintomi o una significativa riduzione della reattività dipende dal tipo di allergia, dalla gravità e dalla risposta individuale ai trattamenti.
Precauzioni per l’attività fisica con asma e altre allergie
L’attività fisica regolare e moderata è spesso raccomandata ai pazienti con allergie respiratorie come rinite e asma, poiché può apportare significativi benefici alla salute respiratoria e generale. Gli allergologi, infatti, suggeriscono che un programma di esercizio ben gestito può migliorare la funzione polmonare e contribuire a ridurre i sintomi dell’asma. Esempi di atleti di successo con asma, come Federica Pellegrini e Mario Cipollini, dimostrano che è possibile raggiungere traguardi sportivi anche con questa condizione.
L’esercizio fisico aiuta a rinforzare il sistema respiratorio, potenzia il sistema immunitario, stimola la produzione di endorfine e combatte il sovrappeso. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda almeno 150 minuti di attività aerobica moderata alla settimana per mantenere una buona salute. Tuttavia, è fondamentale adottare alcune precauzioni per evitare rischi.
Questo è un dettaglio importante che ogni sportivo deve prendere in considerazione. Prima di tutto bisogna mettere in conto, dove si svolge l’attività fisica, quindi in che ambiente? Sappiamo che esistono sport al chiuso e sport all’aperto. Questa differenza può incidere sulla propria allergia. Se si ha per esempio l’allergia alla polvere, sarebbe meglio evitare sport indoor, quindi che si svolgono in ambienti con alta concentrazione di acari della polvere. Lo stesso vale per il cloro delle piscine.
Se si è allergici al polline e allo smog, viene da sé che uno sport outdoor non è proprio l’ideale. Per non correre rischi una buona cosa è quella di avere sempre a portata di mano l’inalatore antiasmatico prescritto. Altri consigli pratici da non dimenticare per gli asmatici sono:
- Informare allenatori e compagni di allenamento riguardo all’asma.
- Coprire la bocca e il naso con una sciarpa in condizioni di freddo per scaldare l’aria inalata.
- Monitorare i livelli di pollini e umidità tramite bollettini specifici e evitare aree ad alto traffico.
- Optare per allenamenti indoor quando le condizioni climatiche sono avverse e ridurre durata e intensità dell’esercizio all’aperto in caso di maltempo.
Per i pazienti con allergie, è fondamentale non solo identificare e gestire gli allergeni inalanti ma anche considerare gli allergeni alimentari. I risultati della ricerca indicano che l’evitamento dei cibi scatenanti prima dell’esercizio è una strategia efficace per prevenire reazioni avverse.