Antibiotici, non rispettare le 12 ore può costare caro: a cosa vai incontro

Antibiotici, non rispettare le 12 ore può costare caro: a cosa vai incontro

Nel mondo della medicina, l’uso degli antibiotici rappresenta una pietra miliare nel trattamento delle infezioni batteriche. Tuttavia, la loro efficacia è strettamente legata al rispetto delle indicazioni prescritte dai medici, tra cui il timing di assunzione.

Un errore comune, spesso sottovalutato dai pazienti, è quello di non attendere l’intervallo di tempo raccomandato tra una dose e l’altra, tipicamente di 12 ore. Ma quali sono le conseguenze di questa pratica errata?

Errore comune che si commette con gli antibiotici
L’intervallo delle 12 ore degli antibiotici: un errore comune (Passionecorsa.it)

Gli antibiotici agiscono eliminando i batteri patogeni o impedendone la crescita e la riproduzione. Per essere efficaci, è fondamentale mantenere costanti nel sangue i livelli del farmaco; da qui deriva l’importanza di seguire scrupolosamente gli orari prescritti per l’assunzione delle dosi. Saltare o anticipare una dose può compromettere questo delicato equilibrio, riducendo l’efficacia del trattamento e favorendo lo sviluppo di resistenze batteriche.

Cosa accade se non si aspettano le 12 ore?

Non rispettare il periodo di 12 ore consigliato tra un’assunzione e l’altra può avere diverse conseguenze negative sulla salute e sull’esito del trattamento. In primo luogo, si verifica una fluttuazione dei livelli del farmaco nel sangue che può portare a una riduzione dell’efficacia terapeutica dell’antibiotico stesso. Questo significa che i batteri potrebbero non essere completamente eliminati dall’organismo e continuare a proliferare.

Posologia degli antibiotici
Cosa succede se non rispetto l’intervallo di tempo tra un antibiotico e l’altro (Passionecorsa.it)

Inoltre, questa pratica aumenta il rischio dello sviluppo di resistenze agli antibiotici da parte dei batteri. Quando i microrganismi vengono esposti a concentrazioni subottimali dell’antibiotico per periodi prolungati o frequentemente interrotti, possono sviluppare meccanismi per sopravvivere ed eludere l’azione del farmaco. Questo fenomeno rende più difficile trattare future infezioni causate da questi “superbatteri” resistenti.

Per evitare questi errori è essenziale che i pazienti ricevano un’adeguata informazione sul corretto uso degli antibiotici al momento della prescrizione. I professionisti sanitari dovrebbero sottolineare l’importanza del rispetto degli orari di assunzione e spiegare chiaramente le possibili conseguenze negative derivanti dal mancato adempimento a queste indicazioni.

Educando adeguatamente i pazienti sull’utilizzo responsabile degli antibiotici si possono prevenire molti problemi associati alla terapia antimicrobica, inclusa la temuta resistenza agli antibiotici che rappresenta oggi uno dei maggior problemi sanitari globalmente riconosciuti.

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