Batteri resistenti agli antibiotici: quali sono e cosa fare

Alcuni batteri sono resistenti agli antibiotici: sono pericolosi per la salute dell’uomo. Quali sono e come fare a contrastarli.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha redatto un elenco indicando le 12 specie di batteri resistenti agli antibiotici e dunque pericolosi per l’uomo. Possono divenire dei killer per il benessere degli anziani, dei bambini e delle persone immunodepresse, i quali hanno notoriamente un sistema immunitario più fragile. Ciascun batterio resistente ha un rischio di pericolosità, critico, alto o medio.

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Tra i più pericolosi ci sono i batteri gram-negativi. In questi ultimi anni gli esperti hanno potuto appurare che risultano essere molto resistenti all’azione degli antibiotici, riescono infatti ad eludere l’azione dei farmaci, incidendo sulla loro efficacia.  Sono pericolosi per l’uomo anche i batteri multiresistenti, capaci di opporsi all’efficacia non solo dell’antibiotico, ma di tante medicine. La lista è lunga e la scienza già da anni sta lavorando per ovviare a tale problematica.

Batteri resistenti, cosa non fare per renderli più aggressivi

La resistenza da parte di microrganismi patogeni è un problema di grande rilievo e, purtroppo in aumento. Il corpo umano per sua natura reagisce all’attacco di batteri e virus grazie alla risposta immunitaria, ma alcuni batteri sono abili nel cambiare le proprie caratteristiche per superare la barriera. Il medico dunque ha il compito di scegliere accuratamente i farmaci da prescrivere in caso di infezioni, dal momento che ogni microorganismo ha delle sue caratteristiche e, non tutti gli antibiotici riescono a combatterli in modo efficace.

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Tra le cause più comuni dell’antibiotico resistenza compaiono: un uso massiccio dei farmaci, l’interruzione di una terapia antibiotica senza il consenso del medico, l’uso di antibiotici negli allevamenti intensivi di bestiame, pollame e prodotti ittici, la mancanza di nuovi antibiotici più potenti. Ma cosa fare dunque per contrastare la resistenza batterica? Innanzitutto il paziente deve attenersi alle prescrizioni mediche e non sospendere la terapia anticipatamente.

Anche il medico ha un dovere, quello di prescrivere gli antibiotici adatti ad ogni problematica. L’uso scellerato di antibiotici per le virosi respiratorie è comune, ma dannoso perchè crea ceppi batterici sempre più aggressivi. Dunque l’utilizzo degli antibiotici senza una motivazione che ne giustifichi l’assunzione è causa della resistenza. Tali farmaci devono essere utilizzati soltanto in caso di reale necessità ed è importante che il medico prescriva l’antibiotico adatto in ragione della natura del ceppo batterico che si intende debellare.

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