Bresaola, altro che manzo: nessuno immagina che tipo di carne ci sia al suo interno
La bresaola è un salume tipico della tradizione gastronomica italiana, noto per la sua delicatezza e il basso contenuto di grassi.
Originaria della Valtellina, in Lombardia, la bresaola è spesso considerata una prelibatezza per chi cerca un’alternativa leggera e saporita ai salumi più grassi, come il prosciutto o il salame. Tuttavia, molti consumatori potrebbero non essere consapevoli del fatto che la bresaola non è necessariamente sempre fatta di carne di manzo. Vediamo dunque questo affascinante mondo culinario per comprendere meglio le varianti di bresaola disponibili sul mercato e i loro ingredienti.
Tradizionalmente, la bresaola della Valtellina IGP è prodotta utilizzando carne di manzo, precisamente con tagli magri e pregiati come la punta d’anca. La preparazione prevede un processo di salatura e stagionatura che può durare diverse settimane, durante le quali la carne viene massaggiata con una miscela di sale, pepe, erbe aromatiche e, a volte, vino. Dopo la salatura, la carne viene fatta stagionare all’aria in appositi locali con temperature e umidità controllate, per ottenere quella consistenza morbida e il sapore delicato che la contraddistinguono.
Negli ultimi anni, tuttavia, il mercato ha visto l’introduzione di varianti di bresaola prodotte con carni diverse dal manzo. Tra queste, spiccano la bresaola di cavallo, di cervo e di tacchino. Queste alternative sono spesso scelte per incontrare le esigenze di chi, per motivi etici, salutistici o di gusto, preferisce evitare la carne bovina. La bresaola di cavallo, ad esempio, è nota per essere particolarmente ricca di ferro e proteine, risultando quindi una scelta nutriente per gli sportivi o per chi ha necessità di integrare questi elementi nella dieta. La bresaola di cervo, invece, offre un sapore più deciso e selvatico, mentre quella di tacchino è apprezzata per la sua leggerezza e il basso contenuto calorico.
Oltre alla varietà nelle materie prime, è interessante notare come il processo di produzione della bresaola possa variare leggermente a seconda del tipo di carne utilizzata. Ad esempio, la stagionatura della bresaola di cavallo può essere più breve rispetto a quella di manzo, a causa della differente composizione delle fibre muscolari. Le spezie e gli aromi utilizzati possono anch’essi cambiare, per esaltare al meglio le caratteristiche organolettiche di ciascun tipo di carne.
Ingredienti aggiuntivi: cosa sapere
Un altro aspetto rilevante da considerare riguarda gli ingredienti aggiuntivi che possono essere presenti nella bresaola. Mentre la ricetta tradizionale prevede solo l’utilizzo di carne, sale e spezie, alcune versioni industriali possono contenere conservanti, additivi e zuccheri. È quindi fondamentale leggere attentamente l’etichetta del prodotto per essere consapevoli di ciò che si sta consumando. La presenza di nitrati, ad esempio, è comune nei prodotti confezionati per garantire una maggiore conservazione e un colore rosso brillante, ma il loro consumo è spesso oggetto di dibattito per possibili implicazioni sulla salute.
La bresaola, indipendentemente dal tipo di carne utilizzata, è un alimento estremamente versatile in cucina. Può essere consumata al naturale, magari accompagnata da un filo d’olio extravergine di oliva e qualche goccia di succo di limone, oppure utilizzata come ingrediente in piatti più elaborati. Insalate, carpacci, panini gourmet e antipasti raffinati sono solo alcune delle preparazioni che possono essere arricchite dalla presenza di questo salume.