La caduta dei capelli, seppur fisiologico, desta preoccupazione quando appare eccessivo, soprattutto se non se ne conoscono le cause.
Il ricambio del capello è un processo naturale e continuo che riguarda la crescita dei nostri capelli. Questi infatti crescono, cadono e si rigenerano. La perdita giornaliera si assesta tra i 50 e i 60 capelli e già così sembra un numero abnorme, ma non c’è ancora da preoccuparsi.
I campanelli di allarme della caduta dei capelli possono essere diversi, ma sicuramente se si riscontra un perdita giornaliera di oltre 100 capelli, che persiste per ben oltre 4 settimane allora sarebbe meglio rivolgersi ad un medico per capire qual è la causa. Ovviamente non si sta lì a contarli uno a uno, ma se il numero è alto la cosa diventa molto evidente.
Le cause possono essere molteplici anche se la genetica ha un ruolo importante. Tra le cause più comuni ritroviamo lo stress, le diete drastiche, gli squilibri ormonali, l’abuso di alcol oppure una cura prolungata di farmaci.
Il motivo per cui avviene la caduta dei capelli, come già accennato può essere vario ma in ambito clinico esiste una classificazione standardizzata che ci orienta sugli stadi della perdita della chioma. E’ noto che questo disturbo colpisce molto di più gli uomini che le donne e proprio per questo motivo esistono scale differenti.
Per gli uomini la scala di riferimento è la Hamilton-Norwood che parte da una semplice stempiatura alla quasi perdita totale. Per le donne c’è invece la scala di Ludwig, che fa riferimento a solo tre livelli di progressione: le donne infatti subiscono un’alopecia più uniforme che parte sul vertice della testa.
La forma più comune di caduta dei capelli in entrambi i sessi è l’alopecia androgenetica anche se si evolve con dinamiche differenti. Negli uomini è causata dalla produzione di diidrotestosterone (DHT), un derivato del testosterone, che colpisce i follicoli piliferi e ne compromette la capacità di produrre nuovi capelli. Nelle donne, invece, le variazioni ormonali, soprattutto legate alla menopausa, possono aggravare la perdita di capelli.
Come si cura l’alopecia? Prima di tutto si parte nell’individuarne le cause e in un secondo momento si procede con delle terapie. Tra le più comuni troviamo quelle topiche e sistematiche quali il minoxidil e la finasteride, che favoriscono la ricrescita e rallentano la caduta. Tuttavia, l’efficacia di queste terapie richiede tempo, e i primi risultati si vedono dopo almeno tre mesi di trattamento costante.
Quello che è certo è che se si è colpiti da alopecia, sarebbe meglio riguardare il proprio stile di vita, ridurre lo stress e fare un’alimentazione sana. Di sicuro la serenità del corpo e della mente aiutano molto ad impedire la caduta dei capelli.