Che carne è la bresaola e quando assumerla in una dieta per lo sport: tutto quello che c’è da sapere
Un piatto di bresaola fa gola a tutti, ancor di più quando è concessa in una dieta dello sport. Questo gustosa carne ha molti punti di forza
Quando si decide di iniziare una dieta spesso ci viene detto di eliminare gli insaccati e ridurre il consumo di salumi, ma difficilmente viene bandita la bresaola. Quest’ultima è un alimento gustoso, ovviamente di origine animale, adatto a molte ricette semplici e fresche.
Consumare la bresaola, soprattutto per uno sportivo che segue un’alimentazione ipocalorica, è un’abitudine consolidata ma non tutti sanno che tipo di carne sia e quando è utile includerla nella dieta, per chi fa molta attività fisica. Tanto per cominciare la bresaola non è uguale al prosciutto crudo e né tantomeno a quello cotto. Si tratta di una carne che ha una procedura di produzione diversa.
Grazie al suo basso contenuto di grassi e alla ricchezza in proteine, minerali e vitamine, è una scelta popolare per mantenere la linea senza rinunciare al gusto.
La bresaola è adatta agli sportivi per diverse ragioni
La bresaola è un affettato che può derivare sia dal bovino che dal cervo, ma anche dal maiale e dal cavallo. Sul piano nutrizionale si distingue per essere povera di lipidi e di colesterolo, caratteristica che la rende adatta a chi deve controllare questi parametri.
È, inoltre come già evidenziato un’ottima fonte di proteine ad alto valore biologico, contenenti aminoacidi essenziali necessari per la riparazione e il mantenimento del tessuto muscolare, particolarmente importante per gli sportivi. Al suo interno troviamo anche minerali come ferro, fosforo e potassio, che supportano il metabolismo energetico e l’equilibrio elettrolitico.
Come in tutte le cose non bisogna abusarne. Nonostante sia gustosa e versatile un consumo eccessivo potrebbe rappresentare un rischio per chi soffre di ipertensione, poiché questo salume, come molti altri, contiene una significativa quantità di sodio. In generale, è consigliabile moderarne l’assunzione, specie per le persone sensibili a problemi di pressione alta.
Dal punto di vista produttivo, la bresaola si ottiene salando e aromatizzando la carne che viene poi lasciata riposare per due settimane in salamoia. Successivamente, viene insaccata e sottoposta a un processo di stagionatura che dura circa due mesi. Originaria della Valtellina, la bresaola ha ottenuto il riconoscimento IGP, Indicazione Geografica Protetta, che tutela le sue peculiarità di produzione.
Per quanto riguarda l’integrazione della bresaola in una dieta bilanciata, l’abbinamento con verdure è consigliato, poiché queste forniscono fibre e aiutano a saziare, migliorando la digestione. Verdure a foglia verde come rucola o erbette sono ideali, così come carote o ravanelli per esaltare il sapore della bresaola. È invece preferibile evitare di associarla a formaggi o altre proteine, per non appesantire il pasto.
Infine, per ottenere il massimo beneficio, sarebbe meglio consumare la bresaola la sera, quando il corpo ha bisogno di proteine leggere, lasciando i carboidrati per la prima parte della giornata.