Conoscete Under Armour? Probabilmente se praticate sport o lo avete praticato negli anni ’80, è probabile che le maglie Under Armour ColdGear compressione Mock fossero onnipresenti, sia tra i corridori che tra i praticanti di altri sport.. Molti ragazzi che praticavano sport all’aperto indossavano la stessa maglietta a compressione, vantandosi con i loro amici infreddoliti di quanto si sentissero caldi a temperature gelide. Ma erano davvero funzionali o solo una moda? E soprattutto, sono ancora delle soluzioni valide per correre ai giorni nostri?
Devo dire che anche io, corridore da diversi decenni, ero dubbioso circa queste magliette (optando spesso per soluzioni da sci, come le maglie Rh+),, ma quando finalmente ne ho comprata una, ho capito il motivo di tanto clamore. La maglietta è aderente ma abbastanza elastica da non limitare la libertà di movimento e mi tiene abbastanza caldo ogni volta che la indosso. Anche se le mie esigenze in fatto di abbigliamento per le stagioni fredde sono cambiate rispetto a quando ero un giovane atleta, oggi più che mai indosso la ColdGear ogni volta che sono fuori al freddo per un periodo prolungato (il che è molto frequente specie quando ci si allena per la maratona.
Secondo Under Armour, le maglie a compressione ColdGear funzionano in questo modo: Il tessuto spazzolato all’interno della maglietta ha dei canali che creano delle sacche d’aria che creano isolamento proprio vicino alla pelle. Il materiale lascia fuoriuscire un po’ di calore per evitare il surriscaldamento, in particolare per evitare una sudorazione eccessiva, secondo l’azienda, e tutti conosciamo la sensazione di sudore freddo. Under Armour afferma che la maglietta si asciuga molto rapidamente, quindi non si suda molto a freddo.
In base alla mia esperienza, tutto ciò è confermato. Indosso spesso la maglia ColdGear e ho raggiunto un ottimo equilibrio tra isolamento e ventilazione: non sento un caldo eccessivo quando la indosso in condizioni climatiche fresche o fredde, e mi sembra di avere la mia temperatura normale anche quando la temperatura è inferiore allo zero (certo, da sopra ho comunque una felpa da running).
Veniamo adesso alla composizione della ColdGear Compression Mock:
La prima cosa che ho notato quando ho indossato la maglia è stato il tessuto liscio e l’elasticità del materiale. La maglia è abbastanza sottile rispetto alle altre maglie termiche che uso. La maglia è più lunga della media media e quindi si infila bene nei pantaloni. C’è anche un bordo nella parte inferiore chel dovrebbe garantire che la maglia non si alzi durante l’allenamento.
La maglia Under Armour ColdGear Compression Mock è molto comoda, ma non sento la compressione. Occhio alla taglia: non fidatevi troppo di quanto scritto sul sito e prendete una taglia in meno: è elastica, quindi meglio stretta che larga, altrimenti non fa il suo lavoro di tenervi al caldo. Il colletto lo trovo giusto per i miei gusti, non pizzica e non è troppo alto.
Mi sono divertito ad allenarmi con questa maglia. La libertà di movimento è ottima, la maglietta rimane ben ferma e non sale.
Attenzione alla temperatura di utilizzo: se fa caldo o vi allenate all’interno, non è l’ideale. Usandola per una sessione in palestra, ho iniziato a sudare molto rapidamente, notando che la maglia drena perfettamente il sudore.