Correre in montagna, gli strumenti (immancabili) da portare sempre con se: capire dove ci si trova diventa fondamentale
Ti piace correre in montagna? Non puoi non portare questi strumenti con te: utilissimi, potrebbero davvero salvarti.
L’evoluzione degli strumenti di orientamento in montagna ha segnato significativamente il modo in cui gli appassionati di escursionismo e alpinismo si muovono e interagiscono con l’ambiente circostante.
Dalle prime bussola, altimetro e coordinatometro agli attuali GPS da polso, la tecnologia ha fatto passi da gigante, migliorando notevolmente la sicurezza e l’efficacia dell’esplorazione in quota.
Correre in montagna: cosa portare sempre con sè
Negli anni ’70 e ’80, gli strumenti a disposizione degli escursionisti erano relativamente semplici ma rivoluzionari per l’epoca. La bussola era essenziale per orientare le carte topografiche, mentre il coordinatometro permetteva di calcolare le distanze su mappe dettagliate dell’Istituto Geografico Militare. Questo approccio manuale richiedeva una buona dose di precisione e pazienza. L’introduzione dell’altimetro barometrico aggiunse un ulteriore livello di dettaglio nell’orientamento, consentendo agli utenti di stabilire con maggiore esattezza la loro posizione incrociando i dati della mappa con quelli altimetrici.
La tecnologia satellitare ha introdotto un nuovo livello di precisione nell’orientamento in montagna. Tuttavia, anche questi strumenti avanzati presentano delle tolleranze che possono influenzare significativamente le misurazioni su lunghe distanze a causa della forma irregolare della Terra e della posizione variabile dei satelliti. Il sistema WGS84 rappresenta un tentativo di modellizzare matematicamente la forma del nostro pianeta per migliorare la precisione delle misurazioni GPS. Nonostante queste sofisticate elaborazioni matematiche, restano delle “ondulazioni geoidiche” che possono influenzare le misurazioni altimetriche effettuate dai dispositivi GPS.