Corsa lenta, non è sempre una buona idea: quando diventa controproducente

Molti appassionati di corsa sono convinti che rallentare il passo possa ridurre il rischio di infortuni. Tuttavia, recenti ricerche e l’esperienza di molti esperti del settore suggeriscono che correre troppo lentamente potrebbe avere effetti dannosi per il corpo.

È essenziale comprendere le dinamiche della corsa lenta e le possibili conseguenze per adottare un approccio equilibrato all’allenamento.

corsa lenta
Quando correre lentamente diventa controproducente (Passionecorsa.it)

La corsa lenta è spesso definita come un ritmo di corsa che permette di mantenere una conversazione senza particolare sforzo. Questo tipo di allenamento è comunemente utilizzato per migliorare la resistenza aerobica e per il recupero attivo. Molti runner, sia principianti che esperti, includono le sessioni di corsa lenta nei loro programmi di allenamento, credendo che ciò possa prevenire infortuni e migliorare la condizione fisica generale.

Contrariamente alla credenza popolare, correre troppo lentamente può aumentare il rischio di infortuni. Quando si corre a un ritmo eccessivamente lento, il meccanismo della corsa cambia. Il tempo di contatto del piede con il suolo aumenta, e ciò può comportare un sovraccarico delle articolazioni, in particolare delle ginocchia e delle caviglie. Inoltre, una corsa lenta prolungata può portare a una postura scorretta e a un’inefficace distribuzione del carico, aumentando il rischio di lesioni muscolari e tendinee.

Una tecnica di corsa corretta è fondamentale per prevenire infortuni, indipendentemente dal ritmo. Quando si corre troppo lentamente, è facile perdere la corretta postura e il controllo del movimento, aumentando il rischio di infortuni. È importante mantenere una cadenza costante, con passi brevi e rapidi, e un’adeguata postura del corpo. Questo aiuta a ridurre il tempo di contatto del piede con il suolo e a distribuire il carico in modo più efficace.

L’equilibrio tra intensità e recupero

Un altro aspetto cruciale è trovare un equilibrio tra l’intensità dell’allenamento e il tempo di recupero. Mentre la corsa lenta può essere utile per il recupero attivo, non dovrebbe costituire la totalità del programma di allenamento. Alternare sessioni di corsa lenta con allenamenti a ritmo più sostenuto e con esercizi di forza e flessibilità può contribuire a migliorare la performance complessiva e a ridurre il rischio di infortuni.

Ogni runner è unico e ciò che funziona per uno potrebbe non essere adatto per un altro. È essenziale personalizzare l’allenamento in base alle proprie capacità, obiettivi e condizioni fisiche. Consultare un coach esperto o un fisioterapista sportivo può essere utile per creare un programma di allenamento equilibrato che includa sessioni di corsa lenta senza esagerare.

Corsetta leggera
Attenzione alle controindicazioni della corsa lenta (Passionecorsa.it)

La biomeccanica della corsa è un campo di studio che può fornire preziose informazioni su come migliorare la tecnica di corsa e ridurre il rischio di infortuni. Analisi biomeccaniche possono aiutare a identificare eventuali disallineamenti o inefficienze nel movimento, permettendo di apportare correzioni mirate. Investire in una valutazione biomeccanica può essere particolarmente utile per i runner che sperimentano infortuni ricorrenti o che vogliono ottimizzare la loro performance.

Incorporare una varietà di allenamenti può contribuire a prevenire infortuni e a migliorare la condizione fisica generale. Oltre alla corsa lenta, includere sessioni di interval training, fartlek, e allenamenti in salita può stimolare diversi gruppi muscolari e migliorare la resistenza cardiovascolare. Inoltre, esercizi di cross-training, come il nuoto o il ciclismo, possono offrire un recupero attivo senza il rischio di sovraccaricare le articolazioni.

Infine, uno degli aspetti più importanti per prevenire infortuni è imparare ad ascoltare il proprio corpo. Segnali di stanchezza, dolore o discomfort non devono essere ignorati. Prendersi il tempo necessario per recuperare e adattare l’allenamento in base alle proprie sensazioni può fare la differenza tra una corsa sana e il rischio di infortuni.

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