Defaticamento, parte fondamentale dell’allenamento: come diminuire i tempi di smaltimento dell’acido lattico

Molti atleti, soprattutto amatori, commettono l’errore di trascurare l’importanza del defaticamento. Spesso si pensa che la corsa sia finita nel momento in cui si taglia il traguardo o si spenga il cronometro, ma non c’è niente di più sbagliato.

Il defaticamento è parte integrante dell’allenamento e porta con sé una serie di benefici non indifferenti.

donna che cammina
Non sottovalutare mai il defaticamento, deve essere sempre parte integrante dell’allenamento (Passionecorsa.it)

Innanzitutto, dedicare dai 10 ai 20 minuti ad un’attività fisica leggera dopo una corsa intensa permette al corpo di smaltire gradualmente l’acido lattico accumulato nei muscoli durante lo sforzo. Questo si traduce in una sensibile riduzione dei dolori muscolari post-allenamento, favorendo un recupero più rapido e limitando la sensazione di affaticamento. Ma i benefici non finiscono qui.

Il defaticamento contribuisce a ristabilire gradualmente la frequenza cardiaca e la pressione sanguigna a livelli di riposo. Un arresto improvviso dell’attività fisica, al contrario, può causare capogiri o, nei casi più gravi, anche svenimenti. Inoltre, dedicarsi al defaticamento offre l’opportunità di “riequilibrare” il corpo dopo la corsa. Stiramenti leggeri e movimenti controllati aiutano ad allungare i muscoli, migliorando la flessibilità e la mobilità articolare, elementi essenziali per prevenire infortuni e migliorare le prestazioni atletiche.

Come impostare il defaticamento

Ma qual è il modo migliore per impostare una fase di defaticamento efficace? Dopo una corsa intensa, la soluzione migliore è continuare a muoversi a ritmo blando per almeno 10 minuti. Corsa lenta, camminata veloce o, se si preferisce, cyclette o nuoto a bassa intensità sono tutte attività perfette per questa fase. Successivamente, è importante dedicare almeno altri 10 minuti ad esercizi di stretching leggero, concentrandosi sui principali gruppi muscolari coinvolti nella corsa come polpacci, quadricipiti, flessori dell’anca e muscoli posteriori della coscia.

Donna che fa allungamento
Dopo un’attività al alta tensione bisogna defaticare con un’attività più leggera come una camminata e poi aggiungere allungamento muscolare (Passionecorsa.it)

È importante ricordare che il defaticamento non deve essere visto come un’attività noiosa o una perdita di tempo. Al contrario, può diventare un momento piacevole per rilassarsi, ascoltare il proprio corpo e consolidare i benefici dell’allenamento appena svolto. Quindi, la prossima volta che siete tentati di saltare il defaticamento, ricordatevi che quei 15-20 minuti in più possono fare la differenza tra un recupero veloce e senza intoppi e un post-corsa caratterizzato da dolori muscolari e rigidità.

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