Diabete: scopri l’appello del presidente di Sport e Salute!
Dobbiamo allenarci alla salute. È un’affermazione che suona potente, quasi come un richiamo, quella espressa dal presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma.
In un momento in cui i dati sulla salute pubblica sono preoccupanti, specialmente riguardanti il diabete, diventa essenziale riflettere sull’importanza dell’attività fisica e di stili di vita sani. L’idea è che muoversi e mantenere una buona alimentazione non dovrebbe essere solo una raccomandazione, ma una vera e propria necessità per il nostro benessere quotidiano.
L’attività fisica è, come sostiene Mezzaroma, una medicina fondamentale per il nostro corpo. Troppo spesso, però, viene sottovalutata. Immaginate: riceviamo una prescrizione medica per prendere un farmaco a un certo orario e seguiamo rigorosamente le indicazioni. Eppure, quando ci viene consigliato di muoverci di più o di nutrirci in modo appropriato, non siamo altrettanto fedeli. La missione di Sport e Salute è proprio quella di trasformare questa prospettiva, inspirando un cambiamento culturale profondo. Sebbene ci siano segnali di miglioramento nella riduzione della sedentarietà, è evidente che c’è ancora molta strada da fare. In Italia, le statistiche rimangono allarmanti e richiedono un intervento sistemico. L’ente sta implementando diversi progetti, tra cui “Scuola Attiva Kids” e azioni concrete attraverso l’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport. È evidente che è necessario fare squadra per affrontare questo problema sociale.
Un protocollo d’azione per combattere l’obesità e il diabete
Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sono chiare e indicano che i giovani dai 5 ai 17 anni dovrebbero praticare almeno 60 minuti di attività fisica ogni giorno. Questo è cruciale non solo per prevenire condizioni come l’obesità, ma anche per gestire malattie come il diabete. Un regolare esercizio fisico aiuta a mantenere un peso sano e migliora la cardiovascolarità, aumentando così la qualità della vita. Recentemente, Sport e Salute ha firmato protocolli con importanti associazioni come la FeSDI e l’Associazione Medici Diabetologi. Questo ha portato alla creazione di progetti come “Scuola Attiva”, che porta l’attività fisica nelle scuole di tutta Italia, coinvolgendo un gran numero di giovani. Nel corso dell’anno scorso sono stati coinvolti oltre 2 milioni di studenti.
La novità di quest’anno è un contest scolastico incentrato sull’educazione alimentare, dove le classi parteciperanno creando contenuti creativi. Inoltre, sono stati messi a disposizione fondi per iniziative che promuovono una maggiore consapevolezza sulla salute attraverso lo sport.
Alimentazione e benessere: un duo vincente
L’alimentazione gioca un ruolo centrale in questa strategia. Con il format “Sport e Alimentazione: è Salute”, viene proposta una dieta settimanale da seguire, curata da esperti del settore. In un contesto in cui i bambini in sovrappeso rappresentano il 19% della popolazione e gli obesi il 9.8%, la situazione è preoccupante. Sono in aumento, infatti, anche i bambini che non consumano una colazione regolare e le statistiche parlano di una drammatica diminuzione dei consumi di frutta e verdura nei giovani. Per affrontare questo problema, Sport e Salute ha in programma corsi di formazione sulla corretta alimentazione per preparare allenatori e operatori sportivi. Essi sono, in effetti, tra i primi a educare i ragazzi sulle abitudini alimentari.
Iniziative per coinvolgere i giovani
Non ci si può fermare solo all’alimentazione: l’iniziativa “Spazi Civici di Comunità” si propone di migliorare l’accesso giovanile alle attività sportive creando nuovi punti di aggregazione. Sono attivi già 166 progetti in 128 Comuni e l’obiettivo è quello di promuovere tanto lo sport, quanto attività extrasportive. La sostenibilità alimentare e la valorizzazione dei prodotti locali sono elementi chiave di queste iniziative, che mirano a dare ai giovani opportunità per un futuro più sano e attivo. E così, mentre ci si allena alla salute, ci sono molte strade da percorrere per costruire una cultura del benessere condivisa, dove l’attività fisica e l’alimentazione sana siano al centro delle scelte quotidiane.