Errore medico in sala operatoria: scopri quanto è diffuso!

Circa un terzo degli incidenti di sospetto errore medico in Italia

Circa un terzo degli incidenti che portano a una denuncia per sospetto errore medico in Italia ha luogo in sala operatoria, e quasi sempre riguardano interventi ortopedici. Questo è solo uno dei tanti dati intriganti che emergono dal report 2024 intitolato “Panorama dei rischi. Le sfide correlate alla presa in carico del paziente“. Elaborato da Relyens, un gruppo mutualistico europeo focalizzato sulla sicurezza delle cure, il documento offre uno sguardo dettagliato sui sinistri gestiti in Italia nel 2023.

Nel corso dell’anno scorso, Relyens ha avuto a che fare con 2.164 sinistri in Italia. Di questi, ben il 34,98% è collegato all’area chirurgica, mentre il restante si distribuisce tra Medicina Generale , Ortopedia e Traumatologia , Emergenza-Urgenza e Ostetricia e Ginecologia . Se si osserva specificamente quali reparti sono maggiormente coinvolti, l’Ortopedia emerge come il più problematico, con il 13,67% dei sinistri. Questo dato è particolarmente significativo e mostra l’elevata incidenza di problematiche legate ad interventi di artroprotesi, in particolare su ginocchio e anca. Le infezioni contratte durante l’assistenza medica sono un’altra causa rilevante.

Le unità operative di Astanteria e Pronto Soccorso seguono con il 12,38% dei sinistri, mentre la Chirurgia Generale conta un 8,98%. Cardiochirurgia e altre sezioni chiudono la lista in modo significativo, ma ciò che colpisce è il dato che colloca chirurgia ed ortopedia come campi ad alto rischio, evidenziando i problemi insiti nei protocolli di assistenza.

Le cause degli errori: un mosaico complesso

Esaminando le cause degli incidenti, il report rivela che l’errore chirurgico si presenta nella maggior parte dei casi, incidendo per il 26% sul totale. Questo porta a riflessioni sulle molteplici variabili in gioco. Infatti, gli errori non sono mai un fenomeno isolato; le ragioni possono essere connesse a diversi fattori, dal contesto in cui si svolge l’intervento, alle procedure utilizzate, nonché alle dinamiche tra pazienti e lo staff medico. Gli errori si concentrano in modo preponderante in sala operatoria, dove si verifica ben il 32,39% dei sinistri.

Gli errori diagnostici sono quelli più comuni spesso a causa della mancanza di personale nelle strutture sanitarie (passionecorsa.it)

Gli errori diagnostici seguono, rappresentando il 19% dei casi. Molto spesso, questi eventi sono facilitati da comunicazioni inadeguate tra i professionisti della salute e tra questi e i pazienti. L’elemento del carico di lavoro elevato gioca un ruolo significativo, andando ad abbassare la soglia di attenzione. Purtroppo, questo è un problema sempre più crescente, a causa della mancanza di personale nelle strutture sanitarie. Fra le tipologie di errore diagnostico, la mancata diagnosi è quella più comune.

Le infezioni ospedaliere: una minaccia sottovalutata

La terza causa di sinistri nel settore della salute è rappresentata dalle infezioni correlate all’assistenza, un problema di crescente rilevanza sia in Italia che a livello globale. Stando a quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, le infezioni ospedaliere hanno un costo annuale che ammonta a circa 7 miliardi di euro, e comportano 16 milioni di giornate di degenza in più. Questi dati sollevano interrogativi importanti riguardo alla gestione e prevenzione di tali eventi.

Se si analizzano le tipologie di infezione, quasi la metà di esse risultano colpire il sito chirurgico, seguite da infezioni sistemiche , del tratto respiratorio e delle vie urinarie . In particolar modo, l’unità di Ortopedia e Traumatologia diventa un punto caldo: qui avviene un quarto delle infezioni segnalate, il che rende ancora più urgente una riflessione sull’efficacia dei protocolli di sterilizzazione e delle pratiche di assistenza post-operatoria.

In sintesi, questi dati non solo offrono uno scorcio affascinante sulla situazione attuale delle strutture sanitarie in Italia, ma pongono anche interrogativi cruciali sulla sicurezza delle cure e sull’adeguatezza delle risorse disponibili per garantire la salute dei pazienti in sala operatoria e oltre.

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Gloria