La campagna di vaccinazione antinfluenzale è stata anticipata rispetto agli anni precedenti, e ha già raggiunto numeri significativi.
In Emilia-Romagna, l’inizio il 7 ottobre ha visto oltre 447mila vaccinazioni, rendendo disponibile un milione di dosi. In questo articolo esploreremo tutti i dettagli, dall’importanza di vaccinarsi, ai gruppi prioritari, fino a come e dove ricevere il vaccino.
Il 7 ottobre ha segnato l’avvio della campagna antinfluenzale, un po’ prima rispetto all’anno scorso, dove era iniziata il 16 ottobre. Mai prima d’ora, così presto. Approfittando di una disponibilità di un milione di dosi iniziali, i responsabili della Sanità hanno deciso di incrementare il numero fino a 1,2 milioni se necessario. Questo è un passo significativo nella lotta contro il virus influenzale, specialmente considerando che l’anno passato si erano ammalati oltre 1,2 milioni di persone in regione. Con un’incidenza alta, è cruciale che i gruppi a rischio si vaccinino tempestivamente, eppure molti al momento non sembrano dare la giusta importanza a questo avvio anticipato. Al 4 novembre, il 75% delle vaccinazioni ha riguardato persone sopra i 65 anni, un dato che denota una risposta positiva da parte della popolazione più vulnerabile. Dato il picco di 23 casi ogni mille assistiti nell’ultima stagione, questo è un ottimo segnale, tuttavia la sfida è ancora complessa.
Sono molti i gruppi che possono beneficiare della vaccinazione gratuita. La Regione Emilia-Romagna offre il vaccino senza costi aggiuntivi a chi ha 60 anni o più, donne in gravidanza e neo-mamme, nonché a chi lavora nell’ambito sanitario. Non dimentichiamoci delle persone con patologie croniche, che possono rimanere esposte a rischi aumentati di complicazioni correlati all’influenza, e anche le persone che vivono in strutture assistenziali per lungo periodo. Così come i donatori di sangue e chi lavora con animali, a rischio di infezioni virali, sono tra i beneficiari di questo programma. Inoltre, i bambini sani tra i 6 mesi e 6 anni possono ricevere il vaccino spray nasale, una soluzione utile e meno invasiva. Tutte queste categorie devono approfittare dell’occasione per difendersi dal virus, cercando di prevenire complicazioni che potrebbero rivelarsi serie.
Per ricevere il vaccino antinfluenzale, la popolazione ha diverse opzioni a disposizione. I medici di medicina generale, che hanno aderito alla campagna, sono sicuramente i più indicati, ma anche molti pediatri offrono questo servizio.
In aggiunta, le farmacie convenzionate e i servizi di sanità pubblica sono altrettanto disponibili. Questo implica una scelta notevole per gli utenti, permettendo di accedere al vaccino in modo semplice e diretto. A prescindere dall’opzione preferita, è fondamentale prenotare il prima possibile per evitare spiacevoli attese. Per coloro che non rientrano nelle categorie a pagamento, sarà necessario coprire un costo che può variare tra 19 e 36 euro, ma le priorità per la somministrazione rimangono destinate sempre ai gruppi più vulnerabili.
Dopo meno di un mese dall’inizio della campagna, i risultati sono già promettenti. Con 446.846 vaccinazioni effettuate, le proiezioni indicano una copertura crescente, che punta a superare il 60% di vaccinati tra la popolazione over 65. L’azione della Regione si mostra reattiva e adattativa, allineandosi alle raccomandazioni nazionali, così come gli iniziali dati mostrano un’affluenza di partecipazione rimarchevole da parte della popolazione, tampone utile anche per ridurre la circolazione del virus influenzale. Infatti, a livello nazionale, le autorità fanno appello alla popolazione a non sottovalutare la gravità della funzione del vaccino. Anche se per ora c’è ottimismo, l’attenzione deve rimanere alta. La campagna proseguirà fino a febbraio 2025 permettendo ulteriori possibilità di vaccinazione prima dell’arrivo dei mesi più freddi.
Un evento vitale per la salute pubblica e un’opportunità che offre la possibilità di proteggersi da un virus stagionale che colpisce milioni di persone ogni anno.