In Italia 2 milioni di minori in difficoltà mentale: scopri come aiutarli!
La salute mentale dei giovani è un tema cruciale, che richiede la massima attenzione da parte di genitori e educatori.
Con l’emergere di disturbi come depressione e ansia sempre più diffusi tra gli adolescenti, è fondamentale conoscere i segnali da non sottovalutare. Infatti, quasi 1 giovane su 7 nel mondo è affetto da un disturbo mentale che può essere diagnosticato. Nel nostro continente, più di 11 milioni di minori affrontano tali problematiche, e nel nostro paese, l’Italia, parliamo di circa 2 milioni di ragazzi che necessitano di supporto. Nella ricorrenza della giornata mondiale dedicata all’infanzia e adolescenza, gli specialisti dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù forniscono utili indicazioni per creare un ambiente sano e protettivo per i propri figli.
I segnali da non ignorare
Quando si parla di problematiche legate alla salute mentale, si fa riferimento spesso a campanelli d’allarme che possono manifestarsi, affermano gli esperti, come cambiamenti nel comportamento dell’adolescente. Questi cambiamenti, se improvvisi e prolungati nel tempo, dovrebbero richiamare l’attenzione dei genitori. Situazioni come un calo nel rendimento scolastico, difficoltà nel sonno, problemi alimentari e l’abbandono di passioni e attività che un tempo erano fonte di gioia sono indicatori da osservare con attenzione. Soprattutto durante la fase dell’adolescenza, è non raro vedere comportamenti di ritirata sociale, irritabilità o addirittura anedonia, cioè l’incapacità di provare piacere per le attività quotidiane.
Il prof. Stefano Vicari, esperto in neuropsichiatria infantile, sottolinea che è normale che gli adolescenti attraversino periodi di irritabilità, ma è essenziale prestare attenzione a quando questi atteggiamenti si protraggono nel tempo, segnalando la necessità di un supporto specialistico. Non solo i cambiamenti emotivi, ma anche quelli fisici possono costituire un campanello d’allarme. Ad esempio, pratiche di autolesionismo tra i giovani, sempre più diffuse, richiedono un monitoraggio attento, così come qualsiasi variazione significativa del peso corporeo che può esprimere un disturbo del comportamento alimentare.
Costruire relazioni e tempo di qualità
Uno dei consigli principali per i genitori è quello di garantire una presenza costante e di qualità nella vita dei propri figli. È un fatto che il tempo passato insieme è fondamentale. Non si tratta solo di riempire il tempo con attività da fare insieme; spesso, chiacchierare senza scopo in un momento di silenzio può essere molto più significativo. L’idea è di comunicare che c’è sempre un sostegno disponibile, e che i propri figli possono contare su di loro in qualsiasi momento. “Il messaggio di base,” spiega Vicari, “dovrebbe essere un semplice ma potente ‘io ci sono per te’.”
Inoltre, il contesto familiare gioca un ruolo cruciale. Favorire interazioni tra i membri della famiglia e anche incentivare momenti di gioco e attività fisica è spesso terapeutico. Durante l’emergenza Covid-19, uno studio ha evidenziato quanto fosse fondamentale vivere in una casa affollata e attiva per affrontare al meglio il distanziamento sociale. La convivialità migliora il benessere emotivo e consente di affrontare meglio eventuali difficoltà.
L’importanza della noia e la gestione delle risorse
Anche il concetto di noia può risultare molto più benefico di quanto possa sembrare. Non c’è nulla di male, anzi, lasciare spazio ai propri figli per non fare nulla permette di stimolare la creatività e l’immaginazione. Viviamo in un mondo frenetico e organizzato, e trovare tempo per semplicemente “essere” può aiutare i giovani a scoprire nuove passioni e idee. L’intrattenimento continuo, infatti, spesso fa sì che i ragazzi non sviluppino la loro creatività.
Inoltre, è cruciale che i genitori siano proattivi nel garantire la sicurezza domestica, per esempio, conservando i medicinali in luoghi inaccessibili. Purtroppo, il suicidio continua a essere uno dei principali problemi per gli adolescenti: rendere i farmaci inaccessibili è un piccolo passo che può fare la differenza.
Un’altra attenzione deve essere rivolta all’uso dei dispositivi elettronici. La connessione a internet, sebbene essenziale, deve essere regolata. Le dipendenze da sostanze o giochi d’azzardo sono problematiche sempre più diffuse. L’uso di cannabis, ad esempio, è iniziato per troppi ragazzi dentro le scuole. L’accesso continuo e non controllato ai social media può avere effetti deleteri sul benessere mentale dei giovani.
L’importanza di chiedere aiuto
Riconoscere i segnali dei disturbi è il primo passo; il successivo è contattare esperti nel campo. Non c’è nulla di sbagliato nel cercare aiuto quando la situazione lo richiede, ed è fondamentale che i genitori si sentano a loro agio a farlo. Il prof. Vicari invita a non sottovalutare mai i campanelli d’allarme poiché esiste una rete di supporto e cure efficaci. Purtroppo, stigmi culturali e sociali impediscono una comunicazione aperta riguardo ai disturbi mentali. È invece importante affrontare questi dialoghi, poiché il supporto di professionisti può portare a una ripresa e a un miglioramento della qualità della vita.