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Informazione e salute: scopri come prenderti cura di te stesso!

Nel mondo di oggi, dove le informazioni viaggiano a velocità supersonica, ci troviamo ad affrontare una vera e propria epidemia di fake-news.

Questo fenomeno, spesso confuso con la post-verità, non è una novità assoluta ma sembra essersi intensificato a tal punto da meritarci una chiara riflessione. In questo articolo, si esploreranno i meccanismi di creazione e diffusione di notizie false con l’aiuto di esperti del settore, per comprendere come possiamo difenderci da questo tsunami informativo.

Negli ultimi anni, il concetto di “era della disinformazione” è emerso come una descrizione calzante della realtà contemporanea. La comunicazione globale, che ora raggiunge ogni angolo del pianeta in tempo reale, ha reso più facile che mai la propagazione di notizie false. Le persone possono leggere, condividere e commentare articoli provenienti da fonti che non sempre si possono considerare attendibili. In questo contesto, la questione delle fake-news non è semplicemente un problema di correttezza informativa, ma un vero e proprio rischio per la salute pubblica e il benessere sociale.

Il sociologo Guido Bosticco dall’Università di Pavia, sottolinea come la diffusione delle fake-news sia spesso alimentata da dinamiche sociali e psicologiche. Molte persone tendono a fidarsi di informazioni che risuonano con le loro convinzioni preesistenti, creando così una sorta di “camera d’eco” che rafforza le idee sbagliate. Questo fenomeno, noto come confirmation bias, gioca un ruolo cruciale nel far proliferare la disinformazione, specialmente in settori delicati come quello della salute.

Le piattaforme social, da parte loro, non aiutano. La tecnologia moderna, con i suoi algoritmi, tende a privilegiare contenuti che generano interazioni, risultando a volte nel promuovere articoli provocatori o sensazionalistici piuttosto che informazioni accurate. In questo modo, le notizie false non solo si diffondono, ma si diffondono velocemente, raggiungendo un ampio pubblico in poche ore. Per anni abbiamo osservato casi di falsi allarmi legati a vaccini, malattie, o rimedi miracolosi che hanno creato confusione e paura tra le popolazioni.

Comprendere i meccanismi delle fake-news: il ruolo della educazione

Un passo fondamentale per contrastare le fake-news è la comprensione dei meccanismi alla base di queste informazioni fuorvianti. La giornalista scientifica e scrittrice Silvia Bencivelli chiarisce che la letteratura scientifica esiste da decenni e fornisce importanti indicazioni su come identificare fonti affidabili. È vitale sviluppare una forma di pensiero critico che permetta di discernere tra ciò che è attendibile e ciò che non lo è. Questa educazione alla sospensione del giudizio si dovrebbe iniziare fin dall’adolescenza, integrando anche l’uso consapevole dei social media.

In molte scuole, iniziative per promuovere l’alfabetizzazione informativa sono in atto, ma non basta. Le famiglie e le istituzioni educative devono collaborare per garantire che i giovani siano preparati ad affrontare le insidie della disinformazione. È importante insegnare loro non solo a cercare delle fonti rispettabili, ma anche a interrogarsi sulle motivazioni che potrebbero spingere qualcuno a pubblicare determinate informazioni. Ad esempio, chi c’è dietro un articolo? Che interessi potrebbe avere?

L’uso improprio delle tecnologie e le notizie false sono in forte crescita (passionecorsa.it)

Inoltre, le campagne di sensibilizzazione giocano un ruolo cruciale per far capire al pubblico del perché è importante smascherare le fake-news. In effetti, le conseguenze di non farlo possono essere devastanti. Le scelte basate su informazioni errate possono portare non solo a danni individuali, come la salute compromessa, ma anche a ripercussioni più ampie a livello sociale. Al momento, il bisogno di una maggiore responsabilità civica è più urgente che mai, un passo che richiede l’impegno di tutti.

Strategie per difendersi dalle notizie false

Esistono varie strategie che si possono adottare per ridurre il rischio di cadere vittima di fake-news. Prima di tutto, è cruciale imparare a controllare le fonti. Non tutte le informazioni che circolano online sono veritiere; pertanto, esaminare l’affidabilità della fonte è un passo fondamentale. Verificare se un articolo proviene da un’organizzazione reputata può costituire una barriera contro la disinformazione.

Un altro metodo utile è quello di confrontare le notizie. Se una notizia sembra strana, è bene cercare altre fonti che ne confermino l’autenticità. L’incrocio delle informazioni permette di avere un quadro più chiaro e di evitare di fermarsi al primo articolo letto. Inoltre, spetta a ciascuno di noi promuovere la cultura della verifica: segnalare post e articoli sospetti sui social, educare amici e familiari a fare attenzione.

È interessante notare che alcune app e siti web sono stati creati proprio per fornire strumenti di verifica delle notizie. Con un po’ di impegno e di attenzione, ciascuno può diventare un “cacciatore” di fake-news. Ricordarsi, inoltre, che ciò che può sembrare innocuo può averne il potenziale di danneggiare: una voce inopportuna, una notizia infondata possono anche incutere paura o alimentare hate-speech.

Nell’era della comunicazione immediata, come evidenziato dagli esperti, la responsabilità di diffondere informazioni corrette non è solo degli addetti ai lavori, ma di tutti noi. Una società informata si costruisce anche grazie all’impegno di ciascun individuo, che si fa custode della verità e non di illusioni, in questo modo si può sperare di arginare il problema delle fake-news in maniera efficace.

Published by
Gloria