Il 23 ottobre scorso si è svolto un’eccezionale incontro in live streaming chiamato Assirm Talk Pharma.
Questo evento, dedicato al mondo della farmaceutica, ha acceso i riflettori sugli ultimi trend del settore, analizzando lo stato attuale, le prospettive future e le tendenze emergenti nella sanità italiana. Moderato da Guendalina Graffigna, un noto professore di Psicologia dei Consumi, l’incontro ha visto esperti confrontarsi su temi di grande rilevanza, con un’attenzione particolare per i bisogni e le esigenze di attori chiave, quali medici, farmacisti e pazienti.
Nel corso della discussione, sono stati affrontati vari aspetti, dal continuo sviluppo del mercato farmaceutico sia in ambito ospedaliero che territoriale. Un punto focale è stata l’analisi del ruolo cruciale del farmacista all’interno del Sistema Sanitario Nazionale . Durante l’evento è emerso come stia avvenendo una interessante ibridazione tra farmacia tradizionale, parafarmacia e persino profumeria. Inoltre, la distinzione tra acquisti online e punto vendita fisico è sempre più labile. In questo contesto, si è parlato di come un’efficace comunicazione possa rappresentare un’opportunità per il settore, enfatizzando il fenomeno dei cosiddetti “pharma influencer”, che stanno emergendo come nuove voci autorevoli nel campo. Un altro tema di rilevanza trattato è quello delle Medical Humanities: un approccio che supera la pura scienza medica per integrare narrazione e umanesimo, invitando a considerare l’esperienza del paziente e la complessità della malattia da una nuova prospettiva.
Stefania Fregosi, esperta di Ipsos, ha messo in evidenza i mutamenti profondi che la farmacia italiana sta attraversando, spostandosi verso un nuovo modello di “Farmacia dei Servizi”. In questo contesto, si è discusso di come questi cambiamenti siano percepiti sul territorio e quali siano le sfide pratiche da affrontare. Un’indagine recente ha rivelato che i farmacisti mostrano un chiaro entusiasmo nel voler ampliare i servizi offerti, abbracciando soluzioni innovative come la telemedicina e collaborazioni con specialisti del settore. Tuttavia, l’adozione di questi nuovi servizi fronteggia serie difficoltà, tra cui la scarsità di personale e la mancanza di spazi adeguati. In tale scenario, le nuove normative si prospettano come un’opportunità per i farmacisti, ma è fondamentale che vengano accompagnate da una formazione mirata e da un riconoscimento del loro ruolo professionale, il ché non è affatto scontato oggi giorno.
Barbara Lazzari, Doxa Pharma, ha portato alla luce l’importanza della Sanità territoriale, in rapida evoluzione grazie agli investimenti del PNRR. La trasformazione del sistema è totalmente spinta dal miglioramento delle infrastrutture e dei servizi sanitari, tuttavia ci sono ancora molte questioni da risolvere.
L’analisi ha evidenziato come questa evoluzione sia molto disomogenea, con differenze significative tra le regioni del Nord e quelle del Sud. Una delle problematiche chiave rimane la carenza di personale, che continua ad essere una criticità da affrontare. In questa cornice, il ruolo dell’industria farmaceutica emerge come fondamentale, non solo per il supporto ai servizi di sanità pubblica ma anche per il miglioramento della formazione e consulenza ai professionisti del settore.
Infine, Paolo Betto e Fiorenzo Corti, esperti rispettivamente di Federfarma e FIMMG, hanno condiviso alcune riflessioni che sottolineano l’importanza della farmacia nel tessuto sanitario contemporaneo. Da dopo il 2009 e ancor più nel periodo Covid, la “Farmacia dei Servizi” ha visto un enorme sviluppo. Queste strutture si sono trasformate nel primo punto di contatto per i pazienti con il SSN, ed il farmacista è oggi una figura estremamente fidata, capace di ascoltare le esigenze dei clienti e di offrire supporto nella cura.
Un altro punto critico tratto è la telemedicina. Essa è vista come un grande potenziale per migliorare e rendere più accessibili servizi di prevenzione, diagnosi e monitoraggio agli utenti. Tuttavia, resta un ostacolo: la scarsa comunicazione tra il SSN e le strutture private. Infatti, per realizzare un sistema sanitario territoriale più equo e accessibile a tutti, diventa cruciale basarsi su condivisione, prossimità e sinergia tra tutti gli attori coinvolti.