Quali sono gli alimenti che contengono Vitamina D: cosa c’è da sapere
La vitamina D è contenuta in moltissimi alimenti, ed ecco come si può quindi fare per assumere questa vitamina anche quando non è estate.
Negli ultimi anni, stanno aumentando sempre di più i giovani – e adulti – che ne sono carenti, soprattutto perché si vivono le proprie giornate a lavoro, e quindi solitamente tra le quattro mura. I medici consigliano infatti di esporsi ai raggi solari, nel periodo primaverile ed estivo, almeno 30 minuti al giorno ma anche di consumare dei cibi che contengono questo tipo di vitamina e che sono in grado di trasmetterla in modo del tutto naturale.
In molti si chiedono dove si trovi e quali siano i prodotti in cui sia presente. Questa è appunto una lista di cibi ricchi di vitamina D.
Dove si trova la vitamina D: tutti gli alimenti
La presenza di vitamina D nel corpo è importantissima, perché questa aiuta a mantenere le ossa robuste. La sua carenza non porta particolari sintomi ma, se non si cerca di risolverla, si può incorrere in futuro nell’osteoporosi. Basta quindi sottoporsi ad un semplice esame del sangue e scoprire così a che livello è arrivata la vitamina D nel proprio corpo. Il primo elemento ad aumentare la vitamina D è senz’altro l’esposizione al sole, che deve avvenire – tra maggio e settembre – almeno 30 minuti al giorno soprattutto su viso, braccia e gambe. Non si deve inoltre necessariamente star fermi, ma si possono catturare i raggi del sole anche passeggiando all’aria aperta.
I soggetti più a rischio sono inoltre gli anziani, gli obesi e coloro che hanno la malattia della vitiligine (che non permette appunto di stare al sole). La carenza di vitamina D è anche molto tipica anche dopo un tumore al seno, che porta l’assunzione dell’aromatasi, un farmaco che evita recidive. In molti si chiedono cos’altro possono fare per far aumentare il livello di vitamina D nel corpo, e di certo l’alimentazione è molto importante in questa fase.
Nella lista degli alimenti ricchi di questa vitamina, c’è soprattutto l’olio di fegato di merluzzo, che è presente soprattutto nelle aringhe, nel tonno, negli sgombri, nel salmone e nelle uova. Questi tipi di alimenti si dovrebbero consumare tutti i giorni ma, ad accompagnarli, dovrebbe necessariamente esserci l’assunzione di farmaci con vitamina D. In questo caso, sarebbe bene rivolgersi ad un professionista, che sarà appunto in grado di dare al paziente la dose giusta da prendere per non incorrere in un eccesso di vitamina.