Salute, cosa succede al nostro corpo se smettiamo di mangiare zuccheri
Lo zucchero influenza il nostro umore rendendoci felici: non assumerlo può scaturisce una serie di reazioni al nostro corpo
Per quanto possiamo metterci tutta la determinazione del mondo nell’ evitare di assumere lo zucchero, esso si trova in tantissimi alimenti come la frutta, verdura, latte e derivati. Per non parlare dei cibi processati dove ce n’è in grande quantità. Se si vuole scoprire cosa succede al nostro corpo se smettiamo di mangiare zuccheri, sarebbe meglio sapere prima a cosa serve lo zucchero.
Lo zucchero, principalmente sotto forma di glucosio, svolge un ruolo fondamentale, essendo la principale fonte di energia per le cellule. Il glucosio è il combustibile principale che il corpo utilizza per produrre energia. Quando mangiamo cibi contenenti zuccheri o carboidrati, questi vengono scomposti in glucosio, che viene poi utilizzato dalle cellule per produrre ATP (adenosina trifosfato), la principale molecola energetica del corpo.
Durante l’attività fisica, i muscoli utilizzano glucosio per contrarsi e lavorare. Lo zucchero quindi è fondamentale per mantenere la resistenza e la forza durante gli sforzi fisici. Abusarne però non va bene perchè potrebbe al contrario arrecare dei danni.
Evitare completamente lo zucchero dalla dieta, conseguenze gravi
Eliminare completamente lo zucchero dalla dieta può sembrare una scelta salutare, ma comporta anche rischi significativi. Lo zucchero, presente sia nei cibi processati che in quelli naturali come frutta e latticini, svolge un ruolo importante per il nostro organismo. Tuttavia, l’eccesso di zuccheri, in particolare quelli “liberi” (ovvero aggiunti artificialmente in prodotti come biscotti o bibite), può causare danni, favorendo sovrappeso, accumulo di grasso e il rischio di sviluppare diabete a causa dei continui picchi glicemici.
Gli zuccheri liberi, che forniscono esclusivamente calorie senza alcun valore nutrizionale, come vitamine o fibre, sono i principali responsabili di questi effetti negativi. Al contrario, gli zuccheri naturalmente presenti in frutta e latte, essendo semplici, non sono dannosi grazie alla presenza di altri nutrienti essenziali come calcio e vitamine.
Le linee guida italiane raccomandano di mantenere l’assunzione di zuccheri al di sotto del 15% del fabbisogno calorico giornaliero, che scende al 10% se si considerano solo gli zuccheri liberi. Per esempio, un uomo adulto che consuma circa 2.000 calorie al giorno dovrebbe assumere non più di 75 grammi di zuccheri, inclusi quelli derivati da tre porzioni di frutta e due di latticini freschi, integrati eventualmente da un po’ di marmellata o zucchero nel caffè.
Ma cosa succede se decidiamo di eliminare del tutto lo zucchero dalla nostra alimentazione? Secondo gli esperti, una dieta priva di zuccheri non offre necessariamente benefici, a meno che non sia prescritta per specifiche condizioni mediche, come nell’epilessia farmacoresistente. Un’eliminazione totale, infatti, comporta la rimozione di alimenti come frutta e latticini, con il rischio di carenze di vitamine, minerali e fibre.
In particolare, l’eliminazione dei carboidrati, senza una corretta compensazione nutrizionale, può portare a deficit di nutrienti essenziali come potassio, magnesio, calcio e alcune vitamine. Sul lungo termine, questa scelta potrebbe anche favorire la demineralizzazione ossea, aumentando il rischio di problemi metabolici e squilibri nutrizionali. È importante distinguere tra diete iperproteiche non bilanciate, che possono risultare dannose, e regimi chetogenici prescritti sotto stretto controllo medico per particolari necessità, come l’obesità grave.