La sanità pubblica in Emilia-Romagna e, in particolare a Modena, sta vivendo un momento critico. Le difficoltà che i cittadini affrontano riguardano diversi aspetti fondamentali della salute e dell’assistenza. Paolo Trande, candidato alle Regionali per Alleanza Verdi Sinistra, ha espresso la sua opinione su come sia essenziale un cambio di direzione. Le sue affermazioni sollevano interrogativi importanti sull’odierna gestione della sanità.
Paolo Trande non ha usato mezzi termini nel descrivere la condizione attuale della sanità pubblica. Secondo lui, non ha più senso mantenere una distinzione tra ospedali e territorio, tra settore sanitario e sociale. Questa separazione, a suo avviso, porta a una moltitudine di inefficienze che si ripercuotono sulla vita quotidiana dei cittadini modenesi. Infatti, l’allungamento delle liste d’attesa è solo uno degli effetti collaterali che derivano da questo approccio. Diverse persone si ritrovano a dover attendere mesi per ricevere prestazioni che dovrebbero essere tempestive e necessarie. Inoltre, i pronto soccorso sono costantemente affollati, un segnale chiaro della crescente pressione sugli ospedali e sulle strutture di emergenza.
A complicare ulteriormente il quadro ci sono le carenze di personale. Il problema non è soltanto teorico; si traducono nella difficoltà di avere medici di base disponibili in molte aree, soprattutto montane e interne della provincia. La carenza porta a una situazione in cui le persone risultano quasi dimenticate dai servizi sanitari. Trande sottolinea che per ovviare a queste problematiche serve un intervento concreto e immediato, sia a livello nazionale che regionale.
La visione proposta da Paolo Trande è chiara e diretta: è tempo di superare le divisioni della gestione sanitaria. Una delle sue proposte principali è la creazione di un’unica azienda a gestione condivisa. Secondo lui, un’integrazione vera tra assistenza, cura, prevenzione e formazione potrebbe garantire un servizio migliore e più efficace per tutti. L’idea di una Azienda Provinciale per la Salute di Modena appare come un punto centrale nel suo progetto. Questa azienda potrebbe unire varie funzioni in un’unica entità, evitando le problematiche derivanti dalla gestione separata.
Il candidato evidenzia anche l’importanza di un approccio innovativo alla riforma della sanità che coinvolga diversi attori. Chiama in causa università, sindacati, ordini professionali e organizzazioni economiche, sottolineando la necessità di una fase di ascolto e interlocuzione. La collaborazione e il dialogo sono, quindi, elementi imprescindibili per costruire una sanità più efficiente e vicina alle esigenze dei cittadini. Trande si augura che si possa davvero partire da questo nuovo modello, con l’auspicio che l’Amministrazione riesca a raccogliere questa chiamata all’azione.
La proposta di Paolo Trande non si limita a un semplice cambio di strategia, ma rappresenta una visione per il futuro della sanità a Modena. Una riforma sanitaria che riesca a mettere in primo piano le vere necessità delle persone è l’obiettivo principale. I problemi attuali, come quelli relativi ai servizi di emergenza, alle liste di attesa e alla carenza di medici, non possono essere ignorati. La situazione richiede una risposta forte e concertata, sia a livello di risorse economiche che di progettualità.
Le sue affermazioni non rimangono solo in ambito regionale: esse si inseriscono in un discorso più ampio che riguarda le politiche sanitarie nel contesto italiano. L’importanza di investire nel Fondo Sanitario Nazionale viene sottolineata come un passo cruciale per garantire anche alle future generazioni una sanità adeguata. L’integrazione tra diverse aree e specializzazioni non è solo auspicabile, ma necessaria per affrontare le sfide di un sistema sanitario sempre più sotto pressione. La conquista di una sanità integrata e ben gestita rappresenta un tema che non solo tocca Modena, ma si estende a altre province e città, rendendo l’argomento di rilevante attualità e urgenza.