Salute, innovazione e ricerca: strategia vincente per lo sviluppo del Paese.

Salute, innovazione e ricerca: strategia vincente per lo sviluppo del Paese.

Nel cuore pulsante di Roma si è svolto il XIX Forum di Meridiano Sanità, un’importante occasione di confronto tra esperti e decisori politici sul futuro del sistema sanitario in Italia.

Durante l’evento, sono emersi dati significativi che evidenziano l’importanza di una nuova strategia per garantire crescita e prosperità al Paese. Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha messo in evidenza come l’investimento nella salute non sia solo una necessità, ma un fattore strategico per lo sviluppo sociale ed economico nazionale.

Orazio Schillaci ha chiaramente affermato che “investire in salute è utile e strategico per il sistema paese”. È interessante notare che, tra le varie voci di spesa, la sanità è l’unica che non ha subito tagli nella manovra finanziaria. Le misure adottate fino ad ora, secondo il ministro, si sono dimostrate insufficienti, e occorre una revisione totale dell’approccio per ottenere risultati tangibili. Durante il forum, è stata rimarcata l’importanza di integrare prevenzione e innovazione per migliorare non solo la salute dei cittadini, ma anche la produttività e, di conseguenza, la crescita economica del Paese. Tra i punti salienti del dibattito, è stata annunciata la creazione di un hub della prevenzione, grazie a un investimento di 26,5 milioni di euro da fondi PNRR, mirato a coordinare i diversi dipartimenti di prevenzione a livello nazionale.

Il potere della prevenzione e i numeri che parlano

Un altro tema centrale dell’intervento del ministro è stato il ruolo cruciale della prevenzione. Schillaci ha sottolineato l’importanza di incrementare le vaccinazioni e agevolare screening mirati, con l’aspettativa di risparmiare costi ingenti per il sistema sanitario. La cifra sorprendente di 544 miliardi di euro in dieci anni rappresenta il costo evitato grazie a un miglioramento della salute pubblica attraverso la riduzione dei fattori di rischio come il fumo e l’obesità. Non solo, sensibilizzare la popolazione riguardo diagnosi precoci e vaccinazioni può portare a risultati economici significativi; ci si attende che iniziative come quelle per il vaccino anti-HPV e anti-pneumococco contribuiscano a diminuire l’incidenza delle malattie prevenibili. Un approccio proattivo potrebbe anche ridurre la necessità di cure costose e a lungo termine, con un impatto positivo sulla sostenibilità del Servizio sanitario nazionale .

Cambiamenti nella geoeconomia: sfide e opportunità

La ricerca presentata da The European House-Ambrosetti ha delineato come la geoeconomia globale sia cambiata profondamente negli ultimi trent’anni, con l’Europa che ha visto diminuire il proprio peso sul prodotto interno lordo mondiale. Di contro, l’Italia si trova in una situazione delicata, con una produttività stagnante e la necessità di nuove politiche commerciali e sanitarie. Gli Stati Uniti e la Cina, ad esempio, hanno visto una crescita nel valore aggiunto per ora lavorata emblematicamente superiore a quella italiana. È quindi cruciale elaborare strategie mirate che mettano in evidenza la salute dell’industria e la dinamica del mercato del lavoro, per riportare l’Italia in una posizione competitiva nell’ambito delle scienze della vita.

Affrontare la crisi demografica e il gap occupazionale

Un’ulteriore considerazione presenta la cifra preoccupante di 3,4 milioni di posti di lavoro che mancheranno nel 2040 a causa dell’invecchiamento della popolazione e della trasformazione demografica. La necessità di pianificare politiche integrate, come l’incentivazione della natalità e l’attrazione di talenti dall’estero, diventa quindi imperativa per garantire un futuro sostenibile.

Fra qualche anno la popolazione sarà più anziana
La trasformazione demografica porterà alla mancanza di posti di lavoro (passionecorsa.it)

Inoltre, è fondamentale affrontare anche la questione della povertà, un’emergenza che colpisce milioni di famiglie italiane, rendendo sempre più urgente il miglioramento delle condizioni di vita. Questa transizione demografica, assieme all’aumento di condizioni di disagio sociale e salute precaria, richiede interventi tempestivi e coordinati per garantire la sicurezza e il benessere del Paese.

La necessità di un piano per la salute pubblica

Valerio De Molli, managing partner e CEO di The European House – Ambrosetti, ha delineato chiaramente che investire nella salute pubblica non è solo una questione di benessere individuale, ma un elemento cruciale per stimolare la crescita economica. I programmi di screening, le iniziative per stili di vita sani e le campagne di vaccinazione sono essenziali per migliorare la salute nella collettività. Secondo De Molli, è arrivato il momento di sviluppare un Piano Marshall per la prevenzione sanitaria, un approccio che possa portare a risultati concreti per il Ssn e rispondere così alle esigenze di un’Italia che prospetta sfide sempre più impegnative in termini di salute e lavoro.

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