Sanità: gli italiani costretti a rinunciare alle cure dentali. Scopri perché!

Sanità: gli italiani costretti a rinunciare alle cure dentali. Scopri perché!

Nel contesto attuale, sempre più italiani si trovano costretti a rinunciare alle cure dentali, spinti da difficoltà economiche crescenti.

Un’inchiesta condotta da Altroconsumo ha messo in luce questa preoccupante tendenza, evidenziando come ben 4,5 milioni di cittadini abbiano scelto di non sottoporsi a visite odontoiatriche nel 2023. Il numero elevato di rinunce porta ad interrogarsi sulle politiche sanitarie del paese, che necessitano di urgentissime riforme per garantire l’accesso alle cure odontoiatriche a tantissime persone.

Un’analisi dettagliata della situazione attuale delle cure dentali in Italia rivela un quadro preoccupante: la maggior parte delle persone rinuncia a controlli regolari a causa di ragioni economiche. Dall’indagine si scopre che un intervistato su cinque ha cancellato o rimandato visite odontoiatriche, il che rappresenta una percentuale significativa. In aggiunta, il 30% degli italiani non effettua controlli dentali regolari. Questo scenario si traduce non solo in problemi di salute dentale per tanti, ma anche in un aumento dei costi futuri, dal momento che piccoli problemi possono trasformarsi in interventi costosi e complessi se trascurati. La mancanza di investimenti da parte del sistema sanitario nazionale complica ulteriormente la situazione, lasciando i cittadini a fronteggiare spese insostenibili per le cure dentistiche.

Federico Cavallo, responsabile delle relazioni esterne di Altroconsumo, ha sottolineato l’urgenza di intervenire, evidenziando i gravi effetti di questa crisi. “La spesa sanitaria pubblica italiana è inferiore alla media europea, e questo incide sulla capacità del sistema di fornire servizi adeguati alla popolazione.” La carenza di personale medico e infermieristico risulta essere uno dei problemi principali, rendendo quasi impossibile garantire un trattamento tempestivo e di qualità per chi ne ha bisogno.

La gestione delle assicurazioni dentali

Un altro aspetto critico emerso dall’inchiesta è la scarsa soddisfazione per le assicurazioni dedicate alle cure dentistiche. Circa il 15% degli intervistati ha un’assicurazione, ma la maggior parte di questi non visita il dentista più frequentemente malgrado la copertura. Il motivo? “Le assicurazioni spesso non rispondono alle aspettative, sia in termini di rimborso sia per quanto riguarda le prestazioni incluse.” Inoltre, per molti, l’obbligo di rivolgersi a dentisti convenzionati risulta limitante. Infatti, il 46% degli intervistati preferisce scegliere un dentista di fiducia, frutto di esperienze precedenti, piuttosto che affidarsi a strutture convenzionate. La frustrazione per le procedure burocratiche complesse legate all’accesso alle cure diventa un tema ricorrente nelle segnalazioni che Altroconsumo riceve.

Occorrono urgenti riforme
Le cure dentali in Italia sono un quadro preoccupante, le persone rinunciano per questioni economiche (passionecorsa.it)

Questo malcontento è emerso anche in seguito a sanzioni comminate dall’Antitrust a due compagnie assicurative per pratiche commerciali scorrette. Tali pratiche hanno ostacolato i consumatori nella fruizione dei servizi, evidenziando come il sistema assicurativo necessiti di un’attenta revisione e ristrutturazione. La difficoltà nell’ottenere i rimborsi, le lunghe attese, e la percezione di un’assistenza clienti inadeguata contribuiscono a minare la fiducia degli italiani nei servizi di assicurazione sanitaria e dentale.

Bassa consapevolezza della necessità di controlli regolari

Oltre alle problematiche economiche, è emerso anche un aspetto culturale: il 35% degli italiani non percepisce la necessità di controlli dentali regolari. Questa bassa consapevolezza sull’importanza della prevenzione orale rappresenta un problema da non sottovalutare. L’assenza di controlli frequenti può far sì che piccoli problemi dentali, come carie o infiammazioni, si trasformino rapidamente in situazioni molto più serie e costose da trattare, comportando un’ulteriore incidenza sulle spese familiari.

L’indagine ha dunque rivelato anche abitudini di igiene orale poco curate. Più della metà degli intervistati non utilizza strumenti fondamentali come il filo interdentale, e il 20% non adopera dentifricio al fluoro, un elemento essenziale per prevenire la carie e mantenere una buona salute dentale. Questi dati parlano chiaro: “Senza azioni e investimenti mirati nella promozione della salute orale, i costi per il sistema e per i cittadini saranno destinati a crescere ancora di più.”

In sostanza, l’indagine Altroconsumo rappresenta uno spaccato significativo di una situazione in evoluzione, che merita un’attenzione particolare e un intervento necessario per garantire la salute dentale della popolazione italiana.

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