Scarpe da corsa su strada e da trail: tutto quello che c’è da sapere prima di acquistarle

Il mondo della corsa è ricco di sfaccettature e discipline che si adattano alle preferenze e alle esigenze di ogni atleta.

Il trail running e la corsa su strada rappresentano due facce della stessa medaglia, offrendo esperienze completamente diverse pur mantenendo l’essenza della corsa. Ma quali sono le differenze principali tra queste due pratiche e quali attrezzature servono per una e l’altra? Esploriamo insieme alcuni aspetti chiave.

Come scegliere le scarpe
Le caratteristeche che devono avere le scarpe a seconda della disciplina (Passionecorsa.it)

Una delle distinzioni più evidenti tra trail running e corsa su strada riguarda il terreno su cui si svolgono. La corsa su strada si caratterizza per l’utilizzo di superfici lisce come asfalto o cemento, che offrono un terreno stabile e prevedibile. Al contrario, il trail running avviene principalmente su sentieri sterrati, boschi, montagne o qualsiasi altro ambiente naturale. Questo comporta una maggiore varietà di superfici sotto i piedi dell’atleta, da rocce a radici d’albero fino a fango, rendendo ogni passo una sfida diversa.

L’equipaggiamento necessario

L’equipaggiamento per queste due discipline riflette le loro differenze ambientali. Per la corsa su strada, gli atleti tendono a scegliere scarpe leggere con un buon ammortizzamento per assorbire l’impatto con superfici dure. Nel trail running, invece, le scarpe devono garantire non solo protezione dall’impatto ma anche stabilità e aderenza per affrontare terreni scivolosi o irregolari. Inoltre, gli appassionati di trail possono avvalersi di zainetti idrici o cinture portaoggetti per trasportare acqua ed equipaggiamento essenziale durante lunghe escursioni in natura.

uomo che fa allungamento
La differenza tra corsa su strada e trail (passionecorsa.it)

La varietà del terreno nel trail running spesso comporta un allenamento più intenso rispetto alla corsa su strada. Gli atleti devono non solo correre ma anche saltare ostacoli naturali e mantenere l’equilibrio in condizioni variabili. Questo tipo di esercizio coinvolge una gamma più ampia di gruppi muscolari rispetto alla corsia da maratona ed è spesso considerato un allenamento più completo.

Non da sottovalutare è anche l’impatto mentale che queste discipline hanno sulla nostra psiche. Correre su un terreno non omogeneo richiede assoluta concentrazione perché il rischio di infortunio è dietro l’angolo. E’ adatto a chi vuole sgombrare completamente la testa dallo stress quotidiano. Correre, invece, su un terreno stabile ed uniforme come l’asfalto richiede meno concentrazione, il diritto di distrarsi è sacro ed è adatto a chi vuole abbondonarsi ai propri pensieri. E’ un momento che regala istanti di riflessione lontani da tutti e tutto

In fondo la corsa è pur sempre corsa. Non a caso, molti runner amano allenarsi passando da una disciplina all’altra ogni volta che ne hanno l’occasione per tenere alta la motivazione e gli stimoli.

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