Storia della salute in Italia: passato, presente e futuro!
Salute per tutti. Storia della sanità in Italia dal dopoguerra a oggi è un’opera che analizza a fondo il Servizio sanitario nazionale e l’evoluzione della sua tutela, offrendo spunti di riflessione sull’attuale stato della sanità e le sfide che essa deve affrontare. Non si tratta solo di una cronaca storica, ma di una denuncia delle conseguenze che ha avuto il suo progressivo indebolimento.
Un appello alla consapevolezza sociale
Giorgi non si limita a raccontare eventi o leggi; la sua narrazione risuona come un appello che invita a riflettere su quanto l’indebolimento del servizio pubblico possa colpire diversi aspetti della vita sociale. La salute non è solo un diritto individuale, ma gioca un ruolo fondamentale nella partecipazione della comunità, nella solidarietà sociale e nella fiducia collettiva. La legge n. 833 del 1978, che ha istituito il Servizio sanitario nazionale, è vista come un momento chiave in cui l’Italia ha scelto di scommettere sulla salute come bene comune. Purtroppo, il libro evidenzia anche le ombre che si sono accumulate nel tempo, portando a un declino della tutela di questo diritto fondamentale.
L’autrice con una visione ben chiara interpreta la storia della sanità non solo come un’analisi delle realizzazioni positive, ma anche come un confronto critico con il presente. La progressione verso una sanità pubblica accessibile a tutti sembra essersi interrotta, lasciando spazio a politiche che privilegiano logiche di mercato e prioritizzano profitti a scapito della salute collettiva. La mancanza di ampie riforme che possano includere tutti gli strati della popolazione è un ostacolo significativo, secondo Giorgi.
Un viaggio attraverso decenni di cambiamenti
L’opera è suddivisa in capitoli che seguono linee temporali approfondite, articolando il percorso della sanità italiana dai primi decenni della Repubblica fino ai giorni nostri. Ogni parte si dedica a periodi storici specifici, analizzando mobilitazioni sociali, conflitti e interazioni politiche. Non è solo una questione di dati e statistiche, Giorgi vuole mostrare come l’argomento salute sia sempre stato al centro di battaglie più ampie per la giustizia sociale, l’emancipazione e i diritti civili.
Ad esempio, la discussione che ha preceduto la legge del 1978 è una delle parti salienti del libro. In questi anni si è creata una rete di mobilitazione che ha messo in primo piano la salute come un argomento importante nel dibattito pubblico. La capacità della società di unirsi per ottenere una riforma così cruciale è un aspetto che risalta in modo evidente e che, al contrario, sembra essere mancante oggi. La riflessione sull’abbandono di questa mobilitazione è disarmante; provoca interrogativi sul futuro di un sistema già provato e l’inevitabile comparazione con i modelli di sanità di altri Paesi europei.
Sfide e opportunità nel futuro della sanità
Il libro si chiude con due grandi sfide per il futuro della sanità in Italia. Da un lato, la necessità di costruire una robusta rete territoriale in grado di affrontare i bisogni di salute della popolazione è una vera urgenza. Dall’altro, il rilancio delle politiche di prevenzione risulta essenziale se si vuole realmente risolvere il problema della salute in modo olistico. È evidente che le politiche di mercato odierne risultano spesso incompatibili con questi obiettivi, creando una tensione tra profitto e salute pubblica.
Giorgi sostiene che, se si vogliono realizzare riforme significative basate sull’inclusione sociale e sulla cura della salute collettiva, è necessario un cambio di paradigma. Non si può più considerare la salute come un bene da vendere, ma deve essere recuperata la consapevolezza che i diritti, come quello alla salute, sono conquiste e non elargizioni che provengono dall’alto.
In questo senso, l’opera di Chiara Giorgi diventa uno strumento prezioso. Riconciliando il passato con le aspettative di un futuro migliore di tutela della salute, il libro presenta un quadro chiaro e impegnato del percorso da seguire. Non è solo un messaggio per i lettori, ma una chiamata a rinnovare la lotta per la salute pubblica, coinvolgendo attivamente la società intera.