Streching, il giusto alleato per una migliore performance: attenzione, però, all’effetto boomerang

Streching, il giusto alleato per una migliore performance: attenzione, però, all’effetto boomerang

Lo stretching è una pratica ampiamente diffusa tra gli atleti di ogni livello, considerata essenziale per preparare il corpo all’attività fisica e prevenire infortuni.

Recenti studi suggeriscono che, quando non eseguito correttamente o al momento sbagliato, lo stretching potrebbe non solo essere inefficace ma addirittura ostacolare i progressi nella corsa.

L'importanza dello stretching negli allenamenti
Stretching grande alleato negli allenamenti ma attenzione all’effetto boomerang (Passionecorsa.it)

Tradizionalmente, molti corridori hanno incluso lo stretching statico come parte fondamentale del loro riscaldamento, con l’intento di aumentare la flessibilità e ridurre il rischio di lesioni. Questo tipo di stretching implica mantenere una posizione fissa per un certo periodo di tempo. Tuttavia, ricerche recenti indicano che lo stretching statico prima della corsa può ridurre temporaneamente la forza muscolare, la potenza e l’efficienza della performance.

La cosa importante da fare, invece, è una piccola sequenza di stretching dinamico. Sono esercizi che comportano un movimento continuo in modo da accelerare la frequenza cardiaca in modo tale che il sangue arrivi più velocemente ai muscoli.   Solo così saremo pronti ad affrontare una corsa senza subire l’effetto boomerang dell’allungamento.

L’importanza del timing

Il timing dello stretching gioca un ruolo cruciale nell’impatto che esso ha sulla prestazione atletica. Esercitarsi in uno stretching statico immediatamente prima dell’attività fisica sembra essere controproducente. Al contrario, incorporare lo stretching dinamico nel riscaldamento – caratterizzato da movimenti fluidi che imitano l’attività sportiva da svolgere – può migliorare la mobilità articolare senza compromettere le prestazioni.

Allungamento muscolare
Come evitare l’effetto boomerang dell’allungamento (Passionecorsa.it)

Sebbene lo stretching statico possa avere effetti negativi se praticato prima della corsa, ciò non significa che debba essere completamente abbandonato dalla routine degli atleti. Gli esperti consigliano di riservarlo per il periodo post-allenamento quando i muscoli sono caldi e più recettivi all’allungamento. Questo approccio aiuta a migliorare la flessibilità generale senza influenzare negativamente le capacità muscolari immediate.

Lo stretching dinamico si rivela particolarmente benefico come parte del riscaldamento pre-corsa poiché prepara specificamente il corpo all’esercizio fisico attraverso movimenti controllati che aumentano gradualmente in ampiezza e velocità. Questa forma di allungamento migliora l’afflusso sanguigno ai muscoli e incrementa l’ampiezza dei movimenti articolari necessaria per correre efficacemente.

È fondamentale comprendere come differenti tipologie e tempistiche nello svolgimento dello stretching possano influenzare direttamente le prestazioni nella corsa. Adottando un approccio più informativo ed equilibrato verso questa pratica comune ma spesso fraintesa, i corridori possono ottimizzare sia la loro sicurezza sia i loro risultati sportivi.

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