Alimentazione

Tiroide: scopri come l’alimentazione può fare la differenza!

Nel complesso panorama della salute, i disturbi della tiroide rivestono un’importanza significativa, interessando oltre sei milioni di italiani.

Spesso sottovalutati, i problemi legati a questa ghiandola possono avere un impatto profondo sul benessere generale. Recentemente è stata lanciata la campagna “Dal Palato alla Tiroide“, un’iniziativa che mira a educare la popolazione sull’importanza dell’alimentazione in questo contesto. Con il supporto della Società Italiana di Endocrinologia, la campagna si propone di svelare miti e verità riguardanti la nutrizione e la salute tiroidea.

L’alimentazione rivestirà un ruolo cruciale nel mantenimento di una tiroide sana. Secondo Annamaria Colao, professoressa dell’Università di Napoli, è fondamentale includere nella dieta cibi ricchi di iodio, un elemento essenziale per la sintesi degli ormoni tiroidei. Chi soffre di problemi alla tiroide dovrebbe quindi puntare su prodotti ittici, come pesce, molluschi e alghe, noti per il loro alto contenuto di iodio. Ma non solo: se non si possono consumare questi alimenti con regolarità, è consigliabile ricorrere al sale iodato. È altrettanto importante aggiungere verdure fresche, ricche di selenio e vitamina D, come il latte, i suoi derivati e il tuorlo d’uovo. Diversi esperti sottolineano che anche un uso moderato di ortaggi come broccoli e cavolo non deve spaventare, e non causano direttamente ipotiroidismo come si è spesso pensato. È interessante notare come le scelte alimentari possano influenzare la salute pulsante della tiroide e come, conoscendo i giusti alimenti, sia possibile gestire la patologia senza farne un dramma.

Tiroiditi e miti da sfatare

Un argomento caldo è rappresentato dalle tiroiditi autoimmuni, in particolare la tiroidite di Hashimoto, che è spesso correlata ad altre patologie autoimmuni, come la celiachia. Maria Grazia Castagna, professoressa associata all’Università di Siena, ha messo in luce che, sebbene molte persone che vivono con tiroiditi possano avere benefici eliminando il glutine, questa non è una regola universale. Eliminare il glutine senza necessità non porta a miglioramenti significativi nella gestione della disfunzione tiroidea.

La salute della tiroide è legata anche al cibo. Occorre sostenere il proprio benessere con la gusta alimentazione (passionecorsa.it)

Inoltre, le categorie che corrono un rischio maggiore sono quelle donne più mature e persone con una storia familiare di malattie tiroidee o patologie autoimmuni, come il diabete di tipo 1. La consapevolezza riguardo ai fattori di rischio è essenziale e può aiutare a identificare soggetti potenzialmente a rischio, spingendo così verso diagnosi precoci e interventi tempestivi.

La diagnosi e la gestione della salute tiroidea

Una volta diagnosticata una disfunzione tiroidea, è imperativo che il paziente segua scrupolosamente il piano terapeutico stabilito. Un monitoraggio costante è fondamentale per garantire che il trattamento produca i risultati desiderati e per mantenere l’equilibrio ormonale nel tempo. Anche la quotidianità di chi vive con problemi tiroidei può essere influenzata dalla corretta gestione della situazione. Persone come Sonia Peronaci, nota foodblogger, evidenziano come sia possibile vivere serenamente anche con formidabili restrizioni alimentari. Infatti, l’attenzione ai cibi da evitare e quelli da preferire è cruciale. La campagna “Dal Palato alla Tiroide“, attraverso risorse pratiche come il manuale di “ricette amiche della tiroide“, fornisce un supporto essenziale per imparare a gestire la propria dieta in modo saggio e gustoso. La salute della tiroide è legata a scelte consapevoli e ben informate, per sostenere il proprio benessere con la giusta alimentazione.

Published by
Gloria