Tumore alla prostata, il sintomo che ti salva la vita: tutti lo sottovalutano pensando che sia normale, invece no

Tumore alla prostata, il sintomo che ti salva la vita: tutti lo sottovalutano pensando che sia normale, invece no

Il tumore alla prostata è una delle forme di cancro più comuni tra gli uomini e rappresenta una sfida significativa per la salute pubblica a livello globale.

La prostata è una ghiandola delle dimensioni di una noce situata sotto la vescica e davanti al retto, responsabile della produzione del liquido seminale. Il cancro alla prostata si sviluppa quando le cellule in questa ghiandola iniziano a crescere in maniera incontrollata.

i sintomi della prostata
I sintomi del tumore alla prostata da non sottovalutare (Passionecorsa.it)

Nelle fasi iniziali, il tumore alla prostata può non presentare sintomi evidenti, rendendo difficile una diagnosi precoce. Tuttavia, man mano che il tumore cresce, può causare diversi sintomi. Uno dei sintomi più comuni è la difficoltà a urinare, causata dalla pressione del tumore sulla uretra. Gli uomini possono sperimentare un flusso urinario debole o interrotto, un aumento della frequenza della minzione, soprattutto di notte, e una sensazione di svuotamento incompleto della vescica.

Altri sintomi possono includere la presenza di sangue nelle urine o nello sperma, dolore durante la minzione o l’eiaculazione, e dolore persistente nella parte bassa della schiena, nei fianchi o nella pelvi. Tuttavia, è importante notare che questi sintomi non sono esclusivi del tumore alla prostata e possono essere causati da altre condizioni meno gravi come l’iperplasia prostatica benigna (IPB) o infezioni del tratto urinario.

La diagnosi precoce è cruciale per migliorare le possibilità di trattamento e sopravvivenza. Gli esami di screening più comuni includono il dosaggio dell’antigene prostatico specifico (PSA) nel sangue e l’esplorazione rettale digitale (DRE). Un livello elevato di PSA può indicare la presenza di un cancro, ma anche altre condizioni possono causarne l’aumento. La DRE permette al medico di sentire eventuali anomalie nella ghiandola prostatica. Se questi esami suggeriscono la presenza di un tumore, possono essere necessari ulteriori test come la biopsia prostatica o l’imaging avanzato.

Sopravvivenza e trattamenti

La sopravvivenza al tumore alla prostata varia a seconda dello stadio in cui viene diagnosticato. La buona notizia è che, se scoperto in una fase iniziale, il tasso di sopravvivenza a cinque anni è molto elevato. I trattamenti possono includere la sorveglianza attiva, la chirurgia (prostatectomia), la radioterapia, la terapia ormonale o una combinazione di queste.

trattamento prostata
Tumore alla prostata (Passionecorsa.it)

La sorveglianza attiva è spesso scelta per i tumori a crescita lenta, in cui il medico monitora attentamente il paziente senza procedere immediatamente a trattamenti invasivi. La chirurgia è un’opzione nei casi in cui si intende rimuovere completamente il tumore, mentre la radioterapia utilizza radiazioni per distruggere le cellule tumorali. La terapia ormonale riduce i livelli di ormoni maschili che stimolano la crescita del tumore.

Diversi fattori di rischio sono associati al tumore alla prostata. L’età è un fattore significativo, con il rischio che aumenta con l’invecchiamento. Anche la storia familiare gioca un ruolo importante; avere un parente stretto con la malattia raddoppia il rischio di svilupparla. Altri fattori includono l’etnia, con gli uomini afroamericani che hanno una maggiore probabilità di sviluppare la malattia e in stadi più avanzati.

Sebbene non esista una strategia di prevenzione certa, alcune misure possono ridurre il rischio. Adottare uno stile di vita sano, che includa una dieta equilibrata ricca di frutta e verdura, mantenere un adeguato peso corporeo e praticare regolare attività fisica, può contribuire a ridurre il rischio di tumore alla prostata. Alcuni studi suggeriscono anche che il consumo limitato di grassi saturi e l’assunzione di integratori di vitamina E e selenio potrebbero avere un effetto protettivo, anche se le evidenze non sono ancora definitive.

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