Una vita più sana: focus su salute orale e prevenzione

Catania si è illuminata di conoscenza e innovazione con la recente Conferenza annuale del CoEHAR, un evento dedicato a tecnologie e strategie nella lotta contro il fumo e le sue conseguenze.

La conferenza, tenutasi mercoledì 30 ottobre, ha riunito luminari e specialisti provenienti dal mondo accademico internazionale, per discutere su salute orale e problematiche cardiovascolari, sempre più importanti nel dibattito pubblico e scientifico. Una iniziativa da non perdere, che ha messo in luce soggetti chiave e dati sorprendenti su trend di riduzione del fumo in vari Paesi.

Il CoEHAR, centro di ricerca dell’Università di Catania, sotto la guida dei professori Riccardo Polosa e Giovanni Li Volti, è diventato un punto di riferimento nel dialogo sulla salute. Durante la conferenza, si è discusso di temi cruciali come le malattie legate al fumo e l’importanza della prevenzione. Un aspetto particolarmente interessante è emerso dalle parole del professor Polosa, che ha evidenziato l’efficacia di prodotti a rischio ridotto: “Quando abbiamo a disposizione strumenti con un rischio estremamente inferiore, la risposta è già nelle nostre mani”, ha sottolineato. Paesi come la Svezia si sono distinti in questo contesto, mostrando come misure efficaci possano radicalmente abbattere il numero di fumatori, legando il discorso della salute pubblica a strategie concrete e ben strutturate.

La Svezia, ad esempio, ha ridotto la percentuale di fumatori al 5,6%, un risultato straordinario che ha portato a una diminuzione significativa dell’incidenza del cancro rispetto ad altri Paesi dell’UE. Anche il Regno Unito ha mostrato progressi notevoli riducendo il tasso di fumo di cinque punti in cinque anni. Persino la Nuova Zelanda ha segnato un significativo calo, passando dal 15,1% nel 2018 a un sorprendente 8% nel 2022. Questi dati non solo impressionano ma forniscono anche speranza per un futuro con meno fumatori e, di conseguenza, meno malattie legate al fumo.

Le tendenze in Italia e l’impegno politico

Anche l’Italia ha visto dei movimenti incoraggianti. A dimostrarlo, il deputato Francesco Ciancitto ha parlato della risoluzione già approvata nella commissione affari sociali, che mira a promuovere strategie per la riduzione del danno da fumo. L’idea è di procedere con politiche innovative, affrontando le sfide poste dalle malattie cardiovascolari, senza dimenticare l’impatto che queste decisioni possono avere sul sistema sanitario nazionale. Un passo non da poco, soprattutto in un contesto storico dove la salute pubblica è diventata centrale in tutti i dibattiti.

Ciò che emerge da questa conferenza è l’importanza del dialogo e della collaborazione tra il governo, enti accademici e la società civile. La partecipazione degli esperti, provenienti da importanti università americane, ha arricchito il dibattito scientifico, contribuendo a formare un quadro globale di strategie e soluzioni efficaci. La possibilità di un’Italia più attenta alla salute orale e cardiovascolare passa anche attraverso queste iniziative, dove la scienza viene utilizzata per guidare scelte di salute pubblica nel modo più efficiente possibile.

Salute orale: un focus fondamentale per il futuro

Un tema centrale della conferenza è stata la salute orale. Discutere dei rischi legati al fumo è vitale, ma approfondire le implicazioni per la salute orale è una novità che colpisce. Il passaggio da fumo tradizionale a prodotti senza combustione ha dimostrato di ridurre il rischio anche per la salute dei denti. Diversi progetti in corso al CoEHAR hanno evidenziato come eliminare il fumo possa portare a una maggiore salute orale. Non è solo una questione di cosmetica, ma soprattutto di benessere generale.

Non è solo una questione di cosmetica ma soprattutto di benessere generale (passionecorsa.it)

Il professor Fabio Beatrice ha messo in luce questa nuova area di ricerca, sottolineando l’attenzione sempre maggiore degli esperti sul tema. La sua affermazione: “Smettere è difficile, ma lavorare su strategie di riduzione del rischio è fondamentale,” riassume un pensiero condiviso anche da molti partecipanti. La scienza deve rimanere il faro di questo dibattito, evitando che il confronto si riduca a risse ideologiche, ma piuttosto centrando la discussione sui dati e i fatti concreti.

La voce della scienza e il futuro del fumo

Le collaborazioni internazionali giocate alle conferenze come questa sono di fondamentale importanza per affrontare la dipendenza dal fumo. Scienziati come la professoressa Sarah Pratt e il professor Thomas Brandon hanno portato al tavolo conoscenze preziose. Le loro ricerche possono aiutare a creare strategie di riduzione del danno che possono essere messe in atto a livello globale. Giovanni Li Volti ha offerto una visione ottimistica, parlando di una “rivoluzione” che potrebbe cambiare il panorama sanitario, implicando significativi cambiamenti nelle vite quotidiane delle persone.

Mentre la scienza avanza, la lotta contro il fumo continua, e eventi come la Conferenza del CoEHAR identificano e rinforzano delle direzioni concrete per il futuro. Da Catania, gli sforzi di tali esperti e le politiche adottate potrebbero riflettersi nel modo in cui concepiamo la salute pubblica nei prossimi anni. La speranza di un mondo libero dal fumo diventa una possibilità concreta, con ogni discussione e ogni strategia a favore di una vita più sana e di un ambiente più pulito.

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Gloria